Disappunto della Cia di Orvieto per l'orientamento della Regione
Si è riunito nei giorni scorsi il Consiglio direttivo della Confederazione italiana agricoltori di Orvieto che, tra l'altro, ha affrontato la questione dell'ampliamento della discarica "Le Crete".
A tal proposito tutti i presenti all'incontro hanno manifestato disappunto e contrarietà rispetto all'orientamento assunto dalla Regione Umbria favorevole ad un incremento di un sito già adesso fortemente impattante con l'ambiente.
La valorizzazione del territorio e delle sue produzioni, unica risorsa dell'Orvietano, secondo la Cia non può coesistere con tale inaccettabile scelta che metterebbe a rischio gli sforzi compiuti finora, volti a dare un'immagine di vivibilità e di qualità della vita e delle produzioni.
Per gli agricoltori il nome della Città della Rupe deve indissolubilmente rimanere legato al vino, all'olio, alle bellezze del suo territorio e non certo a quella che potrebbe diventare la più grande discarica del Centro Italia.
La posizione della Regione è ancor più incomprensibile nel momento in cui Istituzioni e Organizzazioni economiche stanno collaborando attivamente per utilizzare al meglio i Fondi strutturali comunitari, le risorse messe a disposizione dal Contratto di Fiume e quelle per l'Area Interna comprendente il territorio dell'Orvietano, proprio facendo leva sulle sue eccellenze produttive, paesaggistiche e storiche.
Il Consiglio direttivo della Cia di Orvieto, pertanto, ha chiesto unanimemente alla Regione di rivedere radicalmente l'orientamento assunto sulla discarica "Le Crete" e di favorire in ogni modo uno sviluppo fondato sulla valorizzazione delle tipicità del territorio.
Orvieto, 24 marzo 2016