L'appuntamento l'8 ottobre all'Università per Stranieri di Perugia per presentare i risultati del progetto Erasmus + Milimat e a seguire la proiezione di "Io capitano" di Matteo Garrone
PERUGIA - Il rispetto delle altre culture e la convinzione che la diversità possa arricchire gli ambienti di lavoro del settore agricolo al centro di un panel inserito nel programma del Perso Festival a Perugia (fino al 9 ottobre): manifestazione internazionale dedicata al cinema documentario da sempre impegnata a raccontare e mostrare storie, istanze, questioni che ribollono nelle diverse aree del mondo con l'obiettivo di permettere al pubblico italiano di vedere il meglio del documentario in una selezione ufficiale
L'appuntamento è mercoledì 8 ottobre, nel formato "Perso Off" dalle 15.30 alle 17.30 all'Università per Stranieri a Perugia (Aula XI "Aldo Capitini") l'evento conclusivo delle attività progettuali di Erasmus + Milimat (Migrants Labour Insertion in Multicultural Agricultural Teams) a cura di CIA-Agricoltori Italiani Umbria.
Il progetto di respiro europeo prevede la cooperazione con partner spagnoli, austriaci, greci e francesi ha come obiettivo quello di promuovere l'integrazione lavorativa e sociale nelle aziende agricole garantendo nel contempo il rispetto dei diritti dei lavoratori migranti. L'occasione sarà quella di evidenziare le tematiche affrontate ad una ampia platea di stakeholders.
Intervengono Matteo Bartolini, Presidente Cia Umbria e vice presidente nazionale, Massimo Canalicchio, project manager Cia Umbria, partner di progetto (On Project, Coag Jaen – ES, Inaso-Paseges – GR, Compass – AT, Pistes Solidaires – FR), aziende agricole, cooperative sociali, enti ed istituzioni regionali e europee. I fare i saluti istituzionali, David Grohmann, assessore al Comune di Perugia con delega alle Politiche del cibo.
A seguire (dalle ore 18) la proiezione della pellicola "Io Capitano" di Matteo Garrone presentata all'80esima Mostra del Cinema di Venezia, dove il protagonista ha vinto il premio Marcello Mastroianni. La storia del film è quella del viaggio di due adolescenti, Seydou (Seydou Sarr) e Moussa (Moustapha Fall) che dall'Africa intraprendono un viaggio verso l'Europa. Un viaggio che li porta a scontrarsi con mille difficoltà, soprusi e violenze di chi li accompagnerà tra il deserto e il mare aperto. La pellicola è stata inserita tra i migliori film internazionali degli ultimi Golden Globe.
Dal 30 agosto, ogni venerdì torna il Mercato "non convenzionale" dell'Arco Etrusco di Cia Umbria: uno spazio dove mettere in contatto diretto il produttore con il cittadino
PERUGIA – Nel centro storico torna l'appuntamento con i prodotti della terra dell'agricoltura made in Umbria. Da venerdì 30 agosto, dopo un breve stop estivo, dalle 9.30 alle 15.30 in piazza Puletti (ex piazza Grimana), torna l'appuntamento con il Mercato dell'Arco Etrusco, il mercato agricolo non convenzionale di Cia – Agricoltori Italiani dell'Umbria per contribuire al progetto di rigenerazione urbana condiviso con il Comune, l'università per Stranieri e le associazioni di quartiere.
I protagonisti di ogni venerdì saranno le aziende agricole umbre, da nord a sud del territorio, e i loro prodotti, tra cui due cooperative sociali per il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
Dal produttore al consumatore i sapori e i colori del meglio del territorio proveniente dalle aziende di Cia Umbria. Per l'ortofrutta l'azienda agricola Catarinucci Italo & Biagioni Angeli Sonia (Cannara), azienda Bragetti Marinella (Perugia), Ortoingiro (Valtopina). Tra i produttori di formaggi l'azienda agricola Gatto (Castiglione del Lago). Per l'agricoltura sociale, Ariel Cooperativa Sociale (Foligno), mentre a vendere legumi, cereali, farine e pasta la società agricola biologica "I Piani" di Generotti Carlo e Figli (Costacciaro). Non mancheranno le uova di Le Pulle di Graziano Sampaolo di Nocera Umbra.
Per tutti i clienti che spenderanno 20 euro di spesa negli stand del Mercato dell'Arco Etrusco, Cia Umbria offrirà l'accesso gratuito per un'ora al parcheggio a pagamento di Sant'Antonio, nei pressi della piazza.
Il Mercato dell'Arco Etrusco fa parte dell'ampio progetto "Farm@Cia" con il patrocinio del Comune di Perugia e dell'Università per Stranieri e con la stretta collaborazione delle associazioni Vivi il Borgo, Assogaribaldi e Borgo Sant'Antonio – Porta Pesa. Un percorso che si fonda sui valori del rispetto della stagionalità delle produzioni, la qualità della materia prima, uniti ai concetti di filiera corta e alternativa, rigenerazione urbana, promozione di stili di vita salutari e "AgriCultura", intesa come la diffusione di una cultura sostenibile del cibo. Quello in piazza Puletti vuole essere non solo un mercato agricolo nel centro storico di Perugia, ma uno spazio dove acquistare direttamente dalle aziende agricole locali e promuovere filiere sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale.
Cia agricoltori italiani dell'Umbria
Ufficio stampa
Cristiana Mapelli 338 3503022
Il presidente Bartolini ha annunciato la convenzione con Arci Caccia che consentirà la partecipazione a corsi di formazione per l'abilitazione al controllo della specie
PERUGIA - «La peste suina africana rappresenta sempre di più un pericolo per il comparto primario del nostro Paese. Tutto il comparto suinicolo - dagli allevamenti, agli impianti di macellazione, ai salumifici e prosciuttifici - si trova oggi gravemente a rischio. E il rischio, naturalmente, non riguarda solo il danno economico alle aziende, ma anche la salute e il benessere degli animali». Lo ha riferito Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria e vice presidente nazionale.
«Ecco perché, per i danni alle colture, ma anche per il potenziale pericolo di trasmissione della peste suina, nel gennaio scorso Cia Umbria ha chiesto con fermezza alla Regione il contenimento dei cinghiali una volta chiuso il calendario venatorio.
Per l'Umbria, ad esempio, secondo quanto previsto dal Commissario straordinario alla peste suina africana, peraltro da qualche giorno destituito senza apparenti motivazioni, il piano straordinario prevede un prelievo annuale di 44mila capi così distinto: 24mila capi da abbattersi in caccia collettiva e caccia in forma singola, 10mila in caccia da selezione e 10mila in controllo.
La malattia prosegue a passo svelto nella sua diffusione sul territorio nazionale e le misure di prevenzione e controllo non risultano essere applicate in modo sufficientemente efficace e territorialmente uniforme. Senz'altro, la caccia resta uno strumento utile a ostacolare la propagazione della peste suina, ma da sola non è la soluzione.
In Umbria, come regolato da una delibera di giunta regionale, è stato ridotto ad un'ora dalla richiesta di intervento agli Atc, il termine trascorso il quale, i proprietari possono intervenire direttamente sul proprio fondo per il contenimento d'urgenza dei cinghiali. Ad una condizione: che i proprietari o i conduttori di fondi siano in possesso di regolare e valida licenza di caccia e specificamente formati.
In questa direzione Cia, da sempre attenta alle istanze provenienti dagli agricoltori, ha individuato il giusto percorso grazie ad una convenzione firmata con Arci Caccia che consentirà ai propri associati la partecipazione a corsi di formazione, in partenza da settembre e con costi calmierati, per l'abilitazione al controllo della specie cinghiali.
Occorre mettere in campo una strategia di sorveglianza ponderata e pianificata – ha concluso Bartolini - , coordinata centralmente da un gruppo di esperti. Occorre altresì aumentare le risorse finanziarie e umane e adottare accorgimenti strutturali negli allevamenti, a partire dall'adeguamento delle recinzioni. La nostra agricoltura umbra già in difficoltà, non può permettersi il rischio di un ulteriore danno economico».
Per informazioni sui corsi di formazione, rivolgersi agli uffici territoriali di Cia Umbria.
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