Sempre più d’attualità l’agricoltura multifunzionale e quella delle aree protette. Mancano, infatti, pochi giorni alla scadenza del bando per la misura 311 del Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013, pubblicato nello scorso mese di dicembre. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Umbria per la misura sono 10,671 milioni: 2 milioni per investimenti nelle fattorie sociali, 2 milioni nelle fattorie didattiche e 6,671 milioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di una grande opportunità per sostenere quelle iniziative di diversificazione dell’attività agricola sulle quali negli ultimi anni tanti imprenditori hanno scommesso per ammodernare il settore, renderlo più competitivo ed in linea con le esigenze della società. Per quanto riguarda l’agricoltura delle aree protette rappresentate in Umbria da un Parco nazionale, 7 Parchi regionali ed oltre 100 Siti Natura 2000 per una superficie complessiva di circa 100mila ettari,essa costituisce un patrimonio di eccellenze enogastronomiche che, con quelle naturalistiche, paesaggistiche, artistiche, potrebbe significativamente arricchire l’offerta regionale e incentivare il turismo e, con esso, tutte le attività imprenditoriali collegate – artigianali, commercio, ricettività, servizi – con conseguenti ripercussioni positive sull’economia di zone che, nella loro quasi totalità, sono considerate svantaggiate. E proprio per promuovere l’agricoltura nelle aree protette, la Cia dell’Umbria sarà presente alla Borsa Internazionale del Turismo, in programma a Milano dal 14 al 17 febbraio, dove sarà presentato il video “RiConoscere i Parchi in Umbria”, realizzato dall’Organizzazione agricola nell’ambito della misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” del Psr 2007-2013. Il video –visibile nel sito web riconoscereiparchiinumbria.eu - mostra, attraverso suggestive immagini, le bellezze dei Parchi umbri soffermandosi, in particolare, sulle attività agricole, sulle tipicità agroalimentari e sull’ospitalità offerta dai numerosi agriturismi e dalle fattori didattiche operanti nelle aree protette della regione.
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