Un importante accordo fra Cia Umbria e quella del Piemonte è stato siglato per assicurare una vetrina nelle fiere locali alle aziende che operano nelle aree terremotate della Valnerina.
"E' un ulteriore contributo – commenta Catia Mariani, direttore Cia Umbria – alla rinascita concreta dell'economia di quelle zone. Un'occasione in più per dimostrare come le aziende siano ancora operative, attive e pronte a tornare alla normalità con i loro prodotti d'eccellenza".
Alcune delle aziende che operano nelle zone terremotate della Valnerina saranno, dunque, ospiti di fiere e mercati. In particolare, fra Luglio e Settembre prossimi parteciperanno a due fiere promosse dai Comuni di Mombaruzzo in provincia di Asti e di Carmagnola in provincia di Torino. L'iniziativa è in collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori dell'Umbria, di Asti e Torino.
Successo anche per un evento analogo che si è concluso nei giorni scorsi con "La Spesa in Campagna" dell'Umbria che ha fatto tappa a Roma, in una due giorni di mercato, con una vetrina presso il Temporary Shop del CRA dell'Assicurazione Generali.
L'iniziativa fa parte di un accordo fra Cia nazionale e Assicurazioni Generali per ospitare ogni mese una regione d'Italia e offrire ai consumatori la possibilità di acquistare prodotti sani, genuini, direttamente dalle aziende agricole.
L'obiettivo è avvicinare il consumatore al produttore e favorire una "buona abitudine di spesa".
La settimana passata, è stata la volta dell'Umbria che si è presentata, riscontrando "grande interesse", con sei aziende: l'azienda agraria "Brandimarte" (con la lenticchia di Castelluccio, roveja, farro, formaggi da latte ovino); l'oleificio cooperativo "Il Progresso" (olio extra vergine di oliva); azienda agricola "Pioppi Sauro" (salumi); azienda agricola "Bittarelli" (con legumi e cereali secchi e trasformati, confetture e olio aromatizzato al limone); azienda "Il Forno di Monteleone d'Orvieto" (prodotti da forno); azienda agricola "Letizia Tiezzi" (olio, confetture, conserve vegetali, zafferano, fagiolina del Trasimeno).
I dipendenti dell'assicurazione, circa 2.000, hanno potuto apprezzare e conoscere le tipicità dell'Umbria; dall'altro, i produttori hanno creato contatti importanti, alcuni dei quali si sono concretizzati in accordi per l'export nazionale.
"La Spesa in Campagna è un progetto ambizioso – spiega il presidente di Turismo Verde dell'Umbria, Giampiero Rosati – che punta non solo a far conoscere le eccellenze d'Italia, ma anche a mostrare i luoghi di origine dei prodotti, quindi il territorio. E' una promozione ad ampio raggio. Tanto che l'iniziativa si è tradotta in una serie di contatti per le aziende agricole e per gli agriturismi dell'Umbria. In molti hanno espresso l'intenzione di trascorrere le prossime vacanze estive nelle nostre campagne".
In generale, "La spesa in campagna" ha l'intenzione di "far volgere lo sguardo" dei cittadini verso le aree rurali, attraverso l'acquisto di prodotti agroalimentari tipici e di qualità. E' un'esperienza nuova, sia perchè si svolge a diretto contatto con l'agricoltore, sia perchè "l'andare in campagna" contribuisce alla conoscenza dei territori rurali e alla comprensione del legame prodotto-territorio-agricoltore. E' un'occasione per riscoprire il paesaggio circostante, le bellezze naturali e artistiche di cui l'Umbria è ricca. E, non da ultimo, il progetto garantisce prezzi equi correlati solo ai processi produttivi e non ai passaggi intermedi nella filiera.
In Umbria, le aziende che aderiscono alla Spesa in campagna sono circa un centinaio.
Perugia, 23 maggio 2017