Successo dell’incontro promosso a Bastia da Cia e Confagricoltura
Illustrate le priorità per la Politica agricola comune verso il 2020
Pubblico delle grandi occasioni a Bastia Umbra nella mattinata di venerdì 5 aprile per la prima giornata dell’edizione numero 45 di Agriumbria. Una sala conferenze insolitamente stracolma di imprenditori agricoli, amministratori, tecnici ed esperti ha fatto da sfondo all’incontro nazionale promosso da Cia e Confagricoltura sul tema “Bilancio europeo e nuova Pac, le opportunità per l’Agricoltura”. Un argomento di grande attualità anche in considerazione del difficile negoziato in corso tra Commissione, Consiglio e Parlamento europei sul futuro prossimo della politica agricola comunitaria, che entrerà da giovedì 11 aprile in una fase decisiva e risolutiva. Dopo il saluto del sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, i lavori sono stati introdotti da Domenico Brugnoni, vicepresidente nazionale e presidente regionale della Cia, che ha sottolineato, tra l’altro, come il mondo agricolo sia alle prese con cambiamenti epocali che la Pac deve saper indirizzare verso un’agricoltura professionale, competitiva sui mercati internazionali ed attenta all’innovazione e allo sviluppo sostenibile. Successivamente Fabio Pierangeli dell’Istituto nazionale di Economia agraria e Stefano Ciliberti dell’Università degli Studi di Perugia hanno illustrato, con efficaci relazioni tecniche, gli effetti sulla futura Pac delle prospettive finanziarie per il periodo 2014-2020 e l’incidenza sui pagamenti diretti del negoziato in corso. Nel suo intervento l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha rimarcato la necessità non solo di promuovere un’agricoltura fortemente legata alla storia, alla cultura e alle tradizioni del territorio ma anche di favorire una convergenza, quanto mai opportuna, tra le Organizzazioni agricole elogiando l’azione comune di Cia e Confagricoltura in una fase così delicata. Una panoramica dettagliata dello stato del negoziato in corso sulla Pac tra le Istituzioni comunitarie è stata fornita da Felice Adinolfi dell’Università degli Studi di Bologna e collaboratore del presidente della commissione Agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro. Adinolfi ha evidenziato le criticità esistenti e le diverse posizioni, contrastanti su diversi temi, tra Commissione e Consiglio da una parte e Parlamento europeo dall’altra. In particolare, a giudizio di Adinolfi, sarebbe importante trovare punti di equilibrio su alcune questioni, ad esempio il sostegno ai piccoli produttori e la definizione di agricoltore professionale e rivolto al mercato; così come mettere insieme, con la pratica dell’inverdimento (greening), la tutela dell’ambiente con il mantenimento di adeguati livelli produttivi. E’ seguito un vivace dibattito che ha visto la partecipazione di diversi imprenditori agricoli. Le conclusioni sono state affidate a Luigi Mastrobuono, direttore generale di Confagricoltura, che ha messo in risalto l’esigenza di non appesantire ulteriormente le incombenze burocratiche, già ora insopportabili, legate alla gestione della Pac. Mastrobuono ha quindi esortato coloro che parteciperanno alla fase finale del negoziato ad avere una maggiore attenzione per l’agricoltura produttiva anche per evitare che l’Unione europea soccomba nella competizione internazionale sull’agroalimentare.
Perugia, 8 aprile 2013