Liquidità immediata per oltre 50 milioni di euro e innovazione digitale nel medio termine. Il Presidente Bartolini: "Chiesto alla Regione lo sblocco dell'agricoltura hobbistica, per tornare a coltivare l'orto di casa e salvare il settore florovivaistico"
Perugia – "Esprimiamo soddisfazione per le azioni messe in campo dall'Assessore regionale Roberto Morroni in aiuto al settore primario. In un momento di emergenza come questo, è fondamentale mettere a disposizione delle imprese, nell'immediato, la liquidità che occorre a ripartire: ben venga, quindi, l'anticipazione dei pagamenti comunitari Pac e l'anticipo di alcune risorse sulle misure del Psr che dovrebbero presto trasferire liquidità alle nostre aziende agricole per oltre 50 milioni di euro". Così Matteo Bartolini, Presidente Cia Umbria, all'indomani dell'incontro tra l'Assessore regionale Roberto Morroni e i responsabili delle Associazioni del mondo agricolo, per guardare avanti e creare le basi per superare la crisi determinata dall'emergenza sanitaria in corso, in un'ottica di condivisione e lavoro di squadra. "Riteniamo utile, - continua Bartolini - nel brevissimo tempo, per le aziende più in difficoltà, l'intervento di garanzia della finanziaria regionale Gepafin per le anticipazioni bancarie e far ripartire così gli investimenti".
Si guarda anche oltre questa fase, per disegnare insieme il futuro del comparto agricolo. "Approviamo i progetti sul medio termine, - ha aggiunto Bartolini – puntando sul tema dell'innovazione digitale. L'epidemia da Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini di consumo e le modalità di lavoro. Il grande ricorso ad Internet ha già modificato le interazioni umane e, per stare al passo con il presente e non farsi trovare impreparati al futuro, occorre vincere tutte le forme di digital divide, anche in quella aree rurali remote dove trovano habitat naturale le aziende agricole. È indispensabile imparare la lezione che il Coronavirus ci ha dato in questo senso, e rinnovare il sistema agricolo e agroalimentare dal punto di vista dei servizi informatici".
Infine, Cia Umbria ha chiesto all'Assessore Morroni l'autorizzazione alla circolazione per chi pratica agricoltura hobbistica, quindi senza Partita Iva: "Chi ha un orto o un pollaio deve poter praticare, anche come azione terapeutica, la cura del proprio pezzetto di terra, nel pieno rispetto delle normative sanitarie previste. In questo modo – conclude Bartolini – si aiuta anche il settore florovivaistico che ha subìto ingenti perdite negli ultimi due mesi". Anche su questo, Morroni si è detto subito disponibile, condividendo lo spirito di aggregazione e ricostruzione proposto da Cia Umbria.
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Emanuela De Pinto
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