Brugnoni: disastrosa la situazione nelle campagne.
Conclamate condizioni da stato di calamità naturale
“Il maltempo prolungato, il freddo fuori stagione e le ripetute grandinate hanno provocato ripercussioni pesantissime per le colture agrarie in tutto il territorio regionale.” Il grido d’allarme è del presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni, che stima ormai in svariati milioni di euro i danni provocati, praticamente a tutte le coltivazioni in atto, dalla più fredda primavera degli ultimi venti anni. Dal tabacco al mais, dal grano al girasole, dai vigneti agli oliveti, dagli ortaggi ai frutteti, dal girasole ai foraggi, non c’è produzione che non abbia subìto rilevanti contraccolpi dal clima impazzito di questi giorni. “Molto pesante la situazione, secondo il presidente della Cia dell’Umbria, per i cereali autunno-vernini compromessi per gli eccessi di ristagno idrico e per i forti attacchi di parassiti. E mentre nei vigneti è impossibile effettuare i necessari trattamenti antiparassitari, si sta deteriorando la produzione del foraggio che non è stato possibile sfalciare. In Alto Tevere i trapianti di tabacco, che dovrebbero essere già stati completati, sono stati effettuati solo per un 20 per cento mentre le piantine nelle serre stanno lignificando e si stanno deteriorando a causa di malattie fungine. Lo stato in cui versa la nostra agricoltura in questi giorni – conclude il presidente Brugnoni – è veramente disastroso e ci saranno certamente ripercussioni anche in futuro, e saranno molto pesanti, anche per la nostra zootecnia. Chiediamo alla Regione, pertanto, di valutare attentamente la possibilità di chiedere lo stato di calamità naturale, con l’obiettivo di indennizzare al più presto gli imprenditori agricoli così duramente colpiti.”
Perugia, 3 giugno 2013