Secondo appuntamento in collaborazione con i commercianti di Borgo Sant'Angelo: c'è la pizza con i prodotti della filiera corta

PERUGIA – Un nuovo evento nel quartiere. Venerdì 17 novembre, in piazza Puletti a Perugia, il Mercato dell'Arco Etrusco organizzerà un aperitivo speciale. A prepararlo Lorenzo Paciotti, pizzaiolo di Borgo Sant'Angelo, che utilizzerà i prodotti agricoli del mercato di Cia Umbria (tutti i venerdì in piazza dalle 12 alle 19) per delle creazioni adatte a tutti, anche vegetariani. Si parte dalle 17, quando ci sarà anche un cooking show dove il pizzaiolo Lorenzo spiegherà qualche trucco su come fare la pizza perfetta. E' questo il secondo appuntamento che coinvolge le attività commerciali di Borgo Sant'Angelo e corso Garibaldi in collaborazione con il progetto Corso Garibaldi District. L'iniziativa fa parte di una serie di appuntamenti che animeranno la piazza, che sottolinea la stretta collaborazione con il Mercato dell'Arco Etrusco e il più ampio progetto Farm@Cia e le associazioni di quartiere, compresa Assogaribaldi che raduna i ristoratori e i commercianti della via. Un percorso che si fonda sui valori del rispetto della stagionalità delle produzioni, la qualità della materia prima, uniti ai concetti di filiera corta e alternativa, rigenerazione urbana, promozione di stili di vita salutari e AgriCultura, intesa come la diffusione di una cultura sostenibile del cibo.

 

 

Ufficio stampa Cia Umbria

Cristiana Mapelli 338 3503022

Il sindaco Marinelli: «Un lavoro di squadra, grazie a Cia che sin dall'inizio è stata al nostro fianco e a quello degli imprenditori agricoli di quest'area marginale»


PERUGIA – «Un grande risultato ottenuto e che consentirà ad una comunità di continuare il progetto di sviluppo economico e sociale di un territorio difficoltoso». Così in una nota di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria.


L'allarme era stato lanciato da Cia Umbria nei mesi scorsi e riguardava l'alienazione di una parte consistente del proprio patrimonio immobiliare pubblico. In particolare la vendita di alcuni casolari con i fondi rurali relativi, sul Monte Peglia nel comune di San Venanzo concessi ad imprenditori agricoli che, dal Dopoguerra in avanti, li hanno abitati, custoditi e tenuti vivi grazie alle attività produttive messe in campo. Agricoltori che, con la scadenza della concessione con la Regione Umbria al 31 dicembre 2023, sarebbero stati messi di fronte alla scelta o dell'acquisto o dell'abbandono forzato dell'azienda e con il forte rischio di ulteriore spopolamento di un'area interna e marginale.


«Dopo incontri e confronti portati avanti insieme al sindaco di San Venanzo con la Regione Umbria e in particolare con l'assessore Paola Agabiti Urbani, è stata approvata la modifica di emendamento della legge Regionale 10/2018 che proroga al 2028" I contratti a qualunque titolo stipulati dalla Regione Umbria e dall'Agenzia Forestale Regionale per la conduzione di aziende agrarie facenti parte del patrimonio immobiliare della Regione Umbria". Un'occasione importante per continuare un'esperienza positiva che ha messo al centro l'agricoltura utile e sostenibile e valorizzare la comunità che per anni e con fatica ha vissuto un territorio difficile ma al contempo ricco di opportunità. Un ringraziamento va ai consiglieri regionali Simona Meloni e Andrea Fora che hanno sostenuto l'iniziativa di Cia e del Comune e all'assessore regionale Paola Agabiti Urbani che ha accolto le richieste».


Soddisfazione che arriva anche dal sindaco di San Venanzo Marsilio Marinelli. «Un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra fatta con i protagonisti che hanno fatto presente alla Regione la necessità di questa esigenza. A partire da Cia che, sin dall'inizio, è stata al nostro fianco e agli imprenditori agricoli di quest'area
marginale, ma anche ai consiglieri regionali Meloni e Fora e all'assessore regionale Agabiti. È questa una cosa molto importante per il territorio perché va a scongiurare il pericolo di speculazione e tuteliamo delle realtà agricole che, seppur economicamente piccole, hanno saputo in questi anni rafforzarsi e presidiare economicamente e socialmente questo territorio difficile. Ora – conclude il sindaco – dobbiamo ripartire da qui con delle progettualità che possano fare del Peglia un territorio attivo anche dal punto di vista economico».


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Un vero e proprio ecosistema di imprese, ormai sono sempre di più, che realizza prodotti e servizi in linea con i principi della sostenibilità e dell'economia circolare. Torna l'ottava edizione di Fa' la Cosa Giusta dal 17 al 19 novembre a UmbriaFiere a Bastia Umbra. Saranno oltre 120 gli stand dove poter conoscere e acquistare soluzioni e servizi per uno stile di vita sostenibile. Dall'abbigliamento alla cosmesi, dall'arredamento delle nostre case al risparmio energetico, dai prodotti e giochi per l'infanzia al cibo buono, certificato, biologico e tipico. Realtà virtuose che fanno bene all'economia del Paese e sono attente al loro impatto sociale e ambientale. Cia Umbria partecipa in modo attivo a Fa' la cosa giusta, creando in uno spazio dedicato momenti di confronto, eventi, seminari che hanno come protagonista l'agricoltura oggi. Ovvero un'agricoltura che non si limita alla produzione di cibo per la comunità, ma che è parte integrante della società e che guarda a temi attuali, come quello della sostenibilità.

L'area di Cia Umbria ad Umbriafiere a Bastia Umbra accoglierà i bimbi delle scuole che saranno impegnati con le fattorie didattiche.

Tre gli appuntamenti principali nell'area di Cia Umbria. Si parte venerdì, dalle 11.30, con il panel "Rigenerazione urbana: la cosa giusta": al centro le buone pratiche di riqualificazione di aree urbane attraverso iniziative di progettazione partecipata tra istituzioni, associazioni e cittadini.

Sabato, invece, dalle 10.30, sarà la volta di "Il prezzo del cibo: una questione etica!": a confronto il costo del prodotto agricolo e qual è quello che remunera correttamente il produttore. Domenica, alle 10.30, via al "Progetto Milimat: integrazione dei migranti in agricoltura - Buone pratiche di inclusione socio-lavorativa e fabbisogni delle imprese, dei migranti e il ruolo delle associazioni".

Ci sarà, inoltre, un agrimercato con protagonisti i produttori agricoli della filiera corta e l'area agriristoro che ospiterà la rete del Luppolo made in Italy e un'area dedicata alle cantine del territorio.

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