A Foligno, nell'ambito de "I Primi d'Italia", illustrato il circuito umbro della vendita diretta
Nella splendida cornice di Palazzo Candiotti sabato 27 settembre si è tenuta a Foligno, organizzata dalla Cia dell'Umbria, la presentazione del progetto "La Spesa in Campagna", ideato per promuovere e valorizzare la qualità delle produzioni agricole legata alla storia, alla cultura ed alle tradizioni del nostro territorio. I lavori dell'iniziativa, inserita nel programma della manifestazione "I Primi d'Italia", sono stati coordinati da Ezio Palini, dirigente del Comune di Foligno. Dopo il saluto di Giovanni Patriarchi, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Foligno, la relazione introduttiva è stata svolta da Catia Mariani, direttore generale della Cia dell'Umbria, che ha descritto il lungo cammino effettuato dagli imprenditori agricoli impegnati nei processi di qualificazione dei prodotti fino alla costituzione, nei mesi scorsi, sia a livello nazionale che regionale, dell'associazione "La Spesa in Campagna". Un'agricoltura, quella "made in Italy" – ha detto Catia Mariani - che genera ogni anno il 15 per cento del Pil e con l'intera filiera fattura 267 miliardi di euro. Nel settore oggi operano oltre 20 mila agriturismi e sono attive oltre mille fattorie didattiche e sociali. E' anche l'unico settore che garantisce occupazione, con una crescita delle assunzioni del 5,6 per cento nel secondo trimestre del 2014, in assoluta controtendenza. Il rapporto elaborato di recente dalla Cia in collaborazione con il Censis – ha proseguito il direttore della Cia dell'Umbria – ha messo ancora più in evidenza questa nuova centralità dell'agricoltura: gli anni più recenti sono stati caratterizzati da un diffuso e inaspettato ritorno di attenzione e interesse verso il mondo agricolo; dapprima in chiave 'personale' e perlopiù valoriale, oggi sempre più sociale ed economica, con una riscoperta dell'agricoltura, dell'ambiente, del territorio e dei suoi protagonisti quali "asset chiave" del Paese per ritornare a crescere. L'agricoltura e i suoi prodotti, - l'Italia è leader in Europa vantando ben 266 produzioni di qualità certificata: 160 Dop, 164 Igp e 2 Stg - la cultura e le tradizioni alimentari sono, infatti, tra gli aspetti che più ci rappresentano in quanto nazione: per il 27,2 per cento dei nostri connazionali, infatti, e molto di più tra i giovani (41 per cento), il legame con la dieta mediterranea e i nostri prodotti agroalimentari di eccellenza è talmente viscerale da permeare fino in fondo la nostra identità nazionale e costituirne un fattore di orgoglio, superato soltanto dal patrimonio artistico e culturale (lo è per il 66,9 per cento dei giovani). Al mondo agricolo – ha concluso Mariani - va ascritto il merito di essersi saputo ripensare, pur rimanendo sempre strettamente fedele ai propri caratteri distintivi che però ha riletto attraverso schemi e logiche più aderenti ai modelli odierni e senz'altro più attraenti." E' quindi intervenuta Letizia Tiezzi, presidente della Cia del Trasimeno e componente il direttivo nazionale de "La Spesa in Campagna", che ha sottolineato come "con un'associazione efficiente, in grado di rispondere con prontezza ed efficacia alle esigenze dei produttori di "eccellenze", così numerosi nella nostra regione, sarà finalmente possibile organizzare una rete di imprese impegnate nella qualità, in grado di competere sul mercato. E' importante – ha proseguito – mettere in contatto diretto produttori e consumatori accorciando la filiera alimentare e recuperando la conoscenza della provenienza dei cibi."
Altri importanti contributi sono venuti dalle interessanti comunicazioni di Fabio Picciolini, presidente del Consumer's Forum e Pietro Cernigliaro, presidente dell'Associazione nazionale direttori mercati all'ingrosso. Dopo un approfondito dibattito le conclusioni sono state affidate a Matteo Bartolini, presidente del Ceja, il Consiglio europeo dei giovani agricoltori, che ha affrontato la tematica della valorizzazione della qualità dei prodotti dal versante dell'Unione europea, soprattutto in rapporto ai nuovi strumenti di programmazione dei fondi comunitari tuttora in corso di predisposizione. Bartolini, ha concluso affermando che la multifunzionalità e tra queste la vendita diretta, le fattorie didattiche e le fattorie sociali saranno tra le scelte maggiormente sostenute dai piani di sviluppo rurale delle Regioni d'Italia.
Perugia, 29 settembre 2014