Con "QuintoQuarto" la Cia dell'Umbria promuove la zootecnia tipica
Non solo olio, vino e tartufo. Torna da protagonista nella nostra regione anche la carne bovina grazie ad un'iniziativa della Cia dell'Umbria mirata a valorizzare le parti più "povere" dei capi allevati, quelle che costituiscono il cosiddetto "quinto quarto". E proprio questo, infatti, è il nome del progetto presentato stamattina a Perugia nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Donini ed alla quale hanno preso parte il presidente della Cia dell'Umbria Domenico Brugnoni, il presidente regionale di Confcommercio Aldo Amoni, il sindaco di Gubbio Mario Filippo Stirati, l'assessore comunale di Gubbio Lorenzo Rughi, il presidente del Gal Alta Umbria Mariano Tirimagni e Giuseppe Belardi dell'Ascom di Gubbio. Nel corso dell'incontro, moderato da Barbara Evangelisti, sono state affrontate le varie tematiche legate agli allevamenti bovini di qualità in Umbria, anche in riferimento al nuovo Piano Zootecnico Regionale. Ci si è soffermati, ovviamente, sul ricco programma della manifestazione "QuintoQuarto" che si svolgerà a Gubbio nel weekend di metà novembre, da venerdì 14 a domenica 16. Nella Città dei Ceri gli estimatori della carne di qualità certificata e proveniente da capi allevati con metodi biologici nei verdi pascoli del Preappennino umbro, non avranno che l'imbarazzo della scelta dovendo optare tra laboratori e libri del gusto, mercatini, degustazioni, osterie del gusto ed approfondimenti culturali all'insegna di una produzione di eccellenza che caratterizza quel territorio da tempo immemorabile. Da alcuni anni poi, le carni bovine sono garantite, nel rispetto di precise normative comunitarie, da certificazioni di qualità come l'Igp ed il biologico e da disciplinari di filiera attivati su iniziativa diretta e volontaria degli allevatori. Insomma una qualità di cui si può essere sicuri e che accresce il valore alimentare di un prodotto con pochi rivali sotto l'aspetto nutrizionale: l'alto valore proteico ed il basso contenuto di grassi e di colesterolo costituiscono il cavallo di battaglia della nostra carne bovina di qualità che di conseguenza è magra, ricca di ferro e con un modesto apporto calorico. E' significativo che, proprio in un momento di crisi economica come l'attuale, il consumo di carne bovina di qualità non diminuisca ma, al contrario, consolidi posizioni interessanti sul mercato. Come risulta evidente dal grafico allegato anche negli ultimi anni, quelli caratterizzati da maggiori difficoltà economiche, il trend delle certificazioni e dei consumi della carne bovina Igp ha continuato la sua ascesa; segno che per la carne non si rinuncia alla qualità pur in un momento di ristrettezze. In poco più di dieci anni il numero dei bovini certificati, per la maggior parte di razza Chianina, si è più che triplicato passando dai 6.793 capi del 2002 ai 20.180 capi del 2013 (e nel 2014 è previsto un ulteriore aumento...). L'obiettivo specifico del progetto "QuintoQuarto" è quello di valorizzare, promuovere e diffondere ulteriormente il consumo della carne di qualità certificata, con particolare riferimento a quelle parti del capo bovino che normalmente vengono trascurate e che invece costituiscono un elemento essenziale per prelibati piatti della migliore tradizione contadina umbra, specialità che la Cia dell'Umbria proporrà nella tre giorni eugubina di metà novembre.
Perugia, 5 novembre 2014
Fonte: Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP
IL MERCATO DELLA CARNE IN ITALIA Fonte: Istat
Valore del mercato della carne (miliardi di euro) 25
Valore del mercato dei salumi (miliardi di euro) 23
Spesa annua delle famiglie per carne (euro) 1.220
Kg di carne consumati pro capite 85
Kg di carne bovina consumati pro capite 25
Aziende di allevamento 676.000
Impianti di macellazione 3.000
Capi allevati (milioni) 670
Bovini macellati (milioni) 4,2
Suini macellati (milioni) 13,5
Altri capi (milioni) 7,3
Macellerie 37.644
Occupati macellerie 59.500
Punti vendita carne media e grande distribuzione 13.000