Cia dell'Umbria: i prezzi devono compensare l'aumento dei costi
"Come per altre colture anche per il tabacco il 2014 non è stata un'annata favorevole nella nostra regione, ma gli agricoltori hanno saputo far fronte al netto calo produttivo (meno 20-25 per cento) migliorando la qualità". E' quanto ha dichiarato Luca Pellegrini, coordinatore del Gruppo di interesse economico "Tabacco" della Cia dell'Umbria, introducendo i lavori del Gie che si è riunito a Perugia nei giorni scorsi. "Ma i tabacchicoltori – ha proseguito Pellegrini – per far fronte agli impegni presi con le manifatture in fatto di qualità, hanno dovuto sopportare costi aggiuntivi che, ora, devono trovare riscontro in un adeguato incremento dei prezzi." All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, il presidente e il direttore generale della Cia dell'Umbria Domenico Brugnoni e Catia Mariani, il presidente di Unitab Europa Oriano Gioglio e il presidente della Cia di Città di Castello Luca Zoi che si sono soffermati sulle problematiche relative alla riforma della Politica agricola comune, fortemente penalizzante per il comparto non prevedendo aiuti "accoppiati" alla produzione. Proprio per questo è di fondamentale importanza – hanno sottolineato – individuare, nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 in fase di elaborazione, nuove misure di sostegno all'innovazione nel comparto oltre a confermare quelle già esistenti. Una forte preoccupazione è stata espressa, dai numerosi tabacchicoltori presenti, per la mancanza di trasparenza nella gestione delle polizze da parte di alcune compagnie assicurative, dovuta all'inefficacia dell'azione dei Consorzi di difesa. Per questo, a giudizio del Gie "Tabacco" della Cia dell'Umbria, sono urgenti e necessarie una maggiore trasparenza in questa delicata materia ed una più alta professionalità di tutti coloro che vi operano per evitare che agli ingenti danni subìti si aggiunga la beffa di non vedersi riconosciuti equi risarcimenti. In conclusione il Gie "Tabacco" ha confermato la validità degli accordi con le manifatture nel quadro di precisi orientamenti di politica agraria nazionale e regionale finalizzati al consolidamento di una filiera che, in Umbria, dà lavoro a migliaia di persone; una strategia di azione che rende più competitivi i tabacchicoltori nella misura in cui si mostrano uniti e compatti nei confronti delle multinazionali del settore.
Perugia, 11 novembre 2014