In una nota congiunta i presidenti regionali dell'organizzazione agricola, delle aree terremotate, Domenico Brugnoni, Mirella Gattari, Mauro Di Zio e Ettore Togneri esprimono il disappunto al Governo in merito alla disposizione nella "mini-manovra" che riabiliterebbe il sistema dei Consorzi. "Non possiamo accettare che invece di sostenere gli agricoltori duramente colpiti dal sisma si pensi a rimettere in piedi un sistema marcio".
"Gli agricoltori di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio chiedono l'immediato ritiro dell'emendamento numero 353 del Governo, contenuto nel provvedimento "mini-manovra". A mesi dagli eventi sismici, ancora attendiamo che le Istituzioni rispettino quanto promesso, le aziende agricole colpite sono allo stremo e ora devono anche subire lo schiaffo di vedere ingenti risorse pubbliche destinate a progetti fallimentari. Si tratta di una cosa inaccettabile".
Così i presidenti della Cia-Agricoltori Italiani delle aree terremotate, congiuntamente, dicono no al finanziamento dei Consorzi agrari e minacciano proteste di piazza, se l'emendamento incriminato non sparirà dal dispositivo.
"E' grave – concludono i presidenti – che il Governo, invece di sostenere il rilancio di territori ed economie fondamentali per il Paese, si impegni a foraggiare un sistema marcio".