NUOVI VOUCHER IN AGRICOLTURA
Il Presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini: "Serve uno strumento più immediato e semplice, così si aggiunge solo altra burocrazia e si sottrae tempo prezioso ai nostri agricoltori
"Ad oggi non è ancora possibile considerare quella dei voucher una questione risolta rispetto alle esigenze delle aziende e dei nostri agricoltori e soprattutto rispetto alla tutela della manodopera che caratterizza il nostro Made in Italy. In Umbria, con l'avvicinarsi della stagione di raccolta delle olive e con la vendemmia in corso la complessità di questo nuovo strumento sta danneggiando gli agricoltori e le aziende che invece chiedono trasparenza e tracciabilità rispetto alle nuove forme di lavoro occasionale".E' con queste parole che il Presidente della Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria, Matteo Bartolini, interviene sulle novità in materia di lavoro accessorio messe in atto dalla Legge di Conversione del Decreto Dignità n°96 del 9 Agosto 2018. "Già da tempo la Confederazione ha presentato numerosi emendamenti con l'obbiettivo di ripristinare il tradizionale sistema dei voucher per restituire dignità al lavoratore e contrastare il lavoro nero. Io stesso nel maggio scorso, prima ancora dell'annuncio del Ministro dell'Agricoltura, ho chiesto il reinserimento per cui, sebbene, è certamente apprezzato il tentativo dell'attuale Governo di estendere l'arco temporale della loro applicazione da 3 a 10 giorni, l'attuale revisione resta ancora inadeguata e poco flessibile. Se ripristinati nel modo corretto, i voucher tradizionali potranno continuare ad essere uno strumento di sostegno e aiuto per tutti gli agricoltori che vogliono impiegare personale nel rispetto della legalità e sempre più in linea con le nuove normative legate alle recenti disposizioni in materia di tracciabilità del sistema di pagamento. "Burocrazia dacci un taglio" sembra essere lo slogan più rappresentativo dei nostri tempi, i "nuovi voucher" aggiungono un carico burocratico che comporta altro lavoro altro tempo prezioso che i nostri agricoltori sottraggono ai campi e alle produzioni disperdendo circa 110 giornate all'anno di lavoro per adempiere agli obblighi burocratici e spendendo oltre 3 miliardi per la burocrazia. E' auspicabile che anche la questione dei voucher rientri in un piano di attuazione di nuove politiche di semplificazione amministrativa attraverso l'individuazione di un regime che prevedeva specifici provvedimenti di snellimento delle procedure burocratiche a carico dei nostri agricoltori.
Perugia, 12 settembre 2018
"La Cia Agricoltori italiani dell'Umbria parteciperà al secondo meeting del progetto Erasmus+ Partenariati Strategici FARMID, dedicato alla formazione di operatori per l'agricoltura sociale rivolta all'inclusione ed integrazione al lavoro di persone con lieve disabilità o ritardo mentale. Dopo la realizzazione di uno studio sullo stato dell'arte in Europa di tale tipologia svantaggio e delle relative esperienze di agricolture sociale, nel corso del secondo meeting verranno presi in esame casi di studio di aziende dai partner provenienti da Austria, Belgio, Italia, Spagna e Slovenia, per rilevarne le caratteristiche comuni e le peculiarità."
DANNI DELLE GELATE PRIMAVERILI 2017: CIA UMBRIA, “BASTA PALLIATIVI, I SOLDI NON SONO SUFFICIENTI”
Bartolini: “270 mila euro? Sono briciole. I nostri agricoltori sono i custodi della terra e delle nostre tradizioni, vanno tutelati, protetti e sostenuti”
E' con queste convinzioni che il Presidente della Cia Umbria Matteo Bartolini ribadisce la sua posizione in merito all'assegnazione da parte del Mipaaf alla Regione Umbria delle risorse stanziate a sostegno degli agricoltori per i danni subiti dagli eventi calamitosi del Giugno 2016 e dell' Aprile 2017. Per entrambi gli eventi il Ministero delle Politiche Agricole ha riconosciuto il carattere di eccezionalità, anche grazie alla mobilitazione perpetrata nel tempo dalla Cia dell'Umbria, e ha disposto lo stanziamento di risorse che ammontano a soli 270 mila euro in totale. "E' assurdo pensare che i nostri agricoltori, i quali hanno perso anni di duro lavoro a causa del freddo tardivo e delle repentine variazioni di temperatura, possano mai recuperare il denaro e il raccolto perso accontentandosi di queste poche briciole" - dichiara Bartolini. "L'importo concesso dal Ministero - continua Bartolini - è chiaramente insufficiente a sanare gli eventi calamitosi nei quali sono state coinvolte un centinaio di aziende e altrettanti agricoltori , nostri associati, che ogni giorno lavorano per produrre cibo e si impegnano ancora ad investire in questo settore, portando avanti la qualità, la tradizione e l'autenticità".
"Per fare un esempio - continua il Presidente della Cia dell'Umbria - abbiamo constatato, grazie al contributo dei nostri tecnici, che già solo unendo la somma dei danni di 2 delle oltre 100 domande presentate dai nostri associati,la somma totale ammonterebbe a circa 280 mila euro!! Inoltre, non dobbiamo dimenticare che si parla molto spesso di danni diretti, ma per alcuni dei nostri agricoltori anche i danni indiretti sono stati ingenti, sopratutto quelli subiti a causa del rischio di perdita di contratti di fornitura o in alcuni casi quelli subiti con il pagamento di penali a causa del mancato conferimento. La situazione purtroppo non migliora con la questione delle assicurazioni poichè i ritardi del risarcimento dei danni sono insostenibili e non più accettabili in quanto le aziende non sempre possono permettersi di attendere 3/4 anni per il compenso a fronte di un danno economico subito nell'immediato. Noi della Cia riteniamo ormai inaccetabile questo continuo perpetrare di promesse non mantenute e vane giustificazioni che ad oggi non ripagano affatto i scrifici dei nostri agricoltori ormai affranti da questo sistema inefficente. Per questi ed altri motivi la Cia - Agicoltori Italiani dell'Umbria si sta muovendo su due fronti: il primo inziare ad individuare nuovi strumenti che possano prevenire i danni da calamità attraverso l'uso e l'impiego di nuove forme tecnologiche di agricoltura di precisione. Il secondo, chiedere con più fermezza aiuto e sostegno alle compagnie assicurative, le quali, si auspica, possano dare un aiuto sempre più reale e concreto a tutti gli agricoltori in difficoltà.
Perugia, 22 Agosto 2018