LA CIA AGRICOLTORI ITALIANI PARTECIPA A " TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO 2018"

E' Torino la città che ospiterà dal 20 al 24 Settembre la dodicesima edizione del più grande evento internazionale dedicato al cibo

Cia-Agricoltori Italiani parteciperà a Terra Madre Salone del Gusto 2018 il più grande evento internazionale dedicato al cibo, in programma con la sua dodicesima edizione, dal 20 al 24 Settembre in alcuni tra i luoghi più significativi per la storia della città di Torino.Terra Madre Salone del Gusto dialogherà sempre di più con i visitatori, partendo dalla più ampia condivisione della conoscenza possibile e cercando di stimolare e favorire il cambiamento delle abitudini alimentari delle persone.Non solo i produttori del mercato selezionati con criteri sempre più rigorosi, non solo le comunità del cibo, che per cinque giorni porteranno in città l'agrobiodiversità dei cibi del mondo e si confronteranno su problemi e soluzioni comuni, non solo i cuochi consapevoli del fatto che non si possa che separare il piacere dalla responsabilità verso i produttori, e che interpretano al meglio i propri territori valorizzandoli con la loro creatività, non solo i relatori delle conferenze, personaggi influenti che da molteplici punti di vista mostreranno come ampliare lo sguardo facendo scoprire come, nel bene e nel male, il cibo possa cambiare il pianeta. E' possibile avere ulteriori informazioni consultando il sito al link  https://salonedelgusto.com/
Per tutte le Aziende interessate a partecipare ricordiamo che dovranno compilare la scheda di adesione i cui allegati scaricabili di seguito o al link www.ciaumbria.it
da inoltrare debitamente sottoscritta entro e non oltre il prossimo  Martedì 31 Luglio 2018 all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando 075/7971056

TUTTO PRONTO A BOLOGNA PER IL 30° SALONE INTERNAZIONALE DEL BIOLOGICO E DEL NATURALE
La Cia- Agricoltori Italiani conferma la sua presenza per il SANA 2018 a Bologna Fiere dal 7 al 10 Settembre 2018

Anche per l'anno 2018 la Cia-Agricoltori Italiani conferma la partecipazione al SANA- Salone Internazionale del Biologico e del Naturale con l'allestimento di uno spazio espositivo, per dare la possibilità alle aziende associate di partecipare all'unica manifestazione specializzata nel biologico in Italia, con una forte apertura sullo scenario internazionale avendo anche l'opportunità di incontrare operatori commerciali stranieri: quattro giorni dedicati al mercato dei prodotti biologici certificati, al cibo biologico, al benessere, ai prodotti cosmetici biologici e naturali.
Il SANA, è la manifestazione fieristica leader in Italia nel comparto dei prodotti biologici e naturali, nonchè vetrina nazionale e internazionale della produzione italiana. La manifestazione è ormai nota per essere il marketplace ideale per gli operatori professionali, che qui possono trovare terreno fertile per il networking, scoprire le novità del mercato e partecipare a incontri di approfondimento sui temi e i trend principali del settore.Dall'alimentazione biologica alla cura del corpo naturale e bio, le iniziative previste per l'edizione 2018 sono numerose e si rivolgono ad un pubblico con soluzioni e prodotti naturali per il tempo libero, la casa e il vivere in modo ecologico e sostenibile. Il Green lifestyle, è la mission principale della Fiera. E' possibile avere ulteriori informazioni consultando il sito al link http://www.sana.it/home-page/1229.html.
Informazioni Tecniche
Lo spazio espositivo Cia, di una superficie complessiva pari a mq 64, ospiterà un numero massimo di 10 aziende al giorno.
Le imprese agricole biologiche, che confermeranno l'adesione per partecipare con la Cia al Salone SANA 2018, dovranno versare una quota di partecipazione come da dettaglio che segue:
- quota giornaliera € 300,00 + IVA 22% per i giorni di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre
- quota giornaliera ridotta € 150,00 + IVA 22% prevista per il solo giorno di lunedì 10 settembre
Con il versamento della quota di partecipazione ad ogni singola azienda sarà garantito:
- allestimento desk espositivo
- 2 (due) pass espositori
- 2 (due) biglietti di ingresso gratuiti per l'accesso in fiera
- pubblicazione nel catalogo SANA 2018
- personale Cia per assistenza per l'intera durata dell'evento

Per tutte le Aziende interessate a partecipare ricordiamo che dovranno
compilare la scheda di adesione i cui allegati sono scaricabili di seguito o al
link www.ciaumbria.it
da inoltrare debitamente sottoscritta entro e non oltre il prossimo
Martedì 31 Luglio 2018
all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando 075/7971056

Il Presidente Matteo Bartolini:" Necessario un nuovo approccio per la gestione del contenimento e immediata liquidazione dei risarcimenti dell'anno 2017

Continua la problematica dei cinghiali in tutto il Centro Italia, dove la presenza massiccia di questi animali provoca danni soprattutto alle coltivazioni. La Cia-Agricoltori Italiani dell'Umbria chiama a raccolta tutti gli agricoltori e le Istituzioni e propone " L'adozione di un Piano Pluriennale Regionale con obbiettivi chiari di gestione faunistica". In Umbria, infatti, la gestione degli ungulati e della fauna selvatica in generale è ormai una questione all'ordine del giorno che mette a rischio oltre che le produzioni tipiche e di qualità, anche l'ambiente, il paesaggio,ma anche l'incolumità pubblica se pensiamo ai cinghiali e ai caprioli come cause di sinistri stradali.
Da qualche anno ormai i danni causati dal sovrappopolamento e dalla distribuzione delle diverse specie sono progressivamente aumentati cosi che in Umbria si registra una spesa che raggiunge fino a decine di milioni di euro spesso a carico solo degli agricoltori. Il Presidente della Cia Matteo Bartolini si esprime in merito e manifesta la necessità di un nuovo approccio nella gestione del contenimento e dichiara : << Non può più essere la stessa squadra della zona a gestire il contenimento >>.
Mentre da un lato, solo qualche giorno fa, la Giunta Regionale dell'Umbria, su proposta dell'Assessore all'Agricoltura Fernanda Cecchini ha adottato un nuovo regolamento regionale (n.5 del 2010) che prevede tempi più brevi per l'intervento diretto da parte dei proprietari /conduttori dei fondi agricoli in cui i cinghiali stiano danneggiando le produzioni agricole; dall'altro il Tar con la sentenza del 5 Luglio rigetta l'appello dell' ATC Ternano-Orvietano che si opponeva alla disposizione regionale del 2010 in merito ai contributi economici la quale stabiliva che: << Gli ATC dovrebbero esigere/imporre tali spese ai cacciatori operanti nel loro distretto con la previsione di piani più adeguati di abbattimento>>.
Alla luce di questa situazione la Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria si schiera al fianco degli agricoltori e solleva la questione dei risarcimenti del 2017 che gli ATC, tra cui l' ATC PG 1, ancora devono erogare. Un nuovo approccio al contenimento non è più rinviabile, come non lo è più lo snellimento delle procedure burocratiche per la richiesta degli indennizzi, il risarcimento dei danni subiti e la liquidazione dei danni degli anni precedenti da parte dei nostri agricoltori le cui rovine subite sono di gran lunga superiori al compenso tanto atteso.
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Inoltre Bartolini rivendica "Il Diritto a Coltivare",questione necessaria per ripopolare tutte quelle aree collinari e montane dove uno dei fattori che ne causano l'abbandono è l'impossibilità di coltivare a causa della presenza dei cinghiali che ogni giorno compromettono il lavoro e i guadagni dei nostri agricoltori".
<Sebbene sia ottima la novità introdotta dalla Consigliera Carla Casciari sull'intenzione di creare un sistema di filiera corta che sappia valorizzare al meglio la qualità della carne ottenuta dall'abbattimento dei selvatici durante la caccia da contenimento, per la Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria " E' necessario che questa proposta si trasformi al più presto in azioni concrete; non c'è più tempo ! Riteniamo utile – continua Bartolini- aprire un confronto a partire proprio dagli attori principali e istituzionalmente responsabili del territorio, per arginare l'attuale invasione e predisporre un Piano Pluriennale che garantisca controllo, prevenzione e protezione per il futuro e che avvii al più presto possibile un percorso in collaborazione tra gli agricoltori delle altre regioni e le istituzioni politiche locali affinché il Governo centrale modifichi la Legge Nazionale in materia di protezione della fauna selvatica".

Perugia, 16 Luglio 2018

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