Domenica un'opportunità per conoscere l'agricoltura 10 fattorie didattiche apriranno le porte ai cittadini

Il Gruppo di Interesse delle Fattorie Didattiche della Cia dell' Umbria ha organizzato, per domenica 4 dicembre, una giornata nelle aziende agricole sul tema: "Aspettando il Natale in Fattoria". Un'occasione per poter passare un pomeriggio in famiglia, immersi nella natura e nell'atmosfera Natalizia. Nelle dieci aziende che apriranno le porte ai cittadini, dislocate su tutto il territorio regionale, si terranno attività da condividere con grandi e bambini, tra passeggiate nel bosco, percorsi con gli animali, realizzazione di piccole decorazioni natalizie con materiali naturali, riscoperta di antichi mestieri e tradizioni e dolci creazioni da gustare tutti insieme. E' possibile partecipare contattando direttamente le aziende (di seguito l'elenco e la loro dislocazione sul territorio regionale, in allegato la locandina dell'evento).

Perugia, 28 novembre 2016

 Fattorie didattiche

cartina Umbria fattorie

 

L'iniziativa della Confederazione con Aiel e Turismo Verde a Umbertide (PG). Obiettivo: discutere idee e proposte per contribuire al risparmio energetico e ridurre le emissioni di anidride carbonica nelle strutture agrituristiche. Sfruttare le potenzialità del legno, fonte "green" che crea più valore aggiunto e occupazione.

Perugia, 22 nov - Anche gli agriturismi possono contrastare i cambiamenti climatici e contribuire a "salvare" il Pianeta, riducendo il conto energetico e aumentando l'efficienza delle strutture con la scelta di fonti "green". A partire dal legno. Questo il messaggio venuto fuori da "Agriturismi Fossil Free", l'iniziativa organizzata oggi a Umbertide, in provincia di Perugia, da Cia-Agricoltori Italiani con Aiel e Turismo Verde.
"È prioritario in Italia ridurre i consumi di energia attraverso l'efficientamento degli edifici e sostituire le fonti fossili di energia con le rinnovabili", ha dichiarato in apertura di lavori Domenico Brugnoni, presidente di Aiel-Associazione italiana energie agroforestali e presidente di Cia Umbria. Da questo punto di vista "le strutture agrituristiche possono fare molto -ha aggiunto- e contribuire in modo significativo al risparmio di energia primaria e di emissioni clima alteranti".
"Gli agriturismi associati alla Cia scelgono l'efficienza per un turismo sostenibile -ha spiegato il presidente nazionale Dino Scanavino-. Perché clima, difesa dei suoli, sicurezza alimentare, tutela del verde e del paesaggio, sono questioni vitali che vanno messe al centro della politica e anche dell'azione degli imprenditori agricoli. Perché il settore può diventare sempre di più un alleato fondamentale per combattere il cambiamento climatico".
E la prima fonte rinnovabile molto importante e "a portata di mano" per gli agriturismi è il legno. Il comparto "legno-energia" infatti -si è rilevato durante i lavori del convegno- in Italia ha potenziali di sviluppo notevoli che consentono di ottenere benefici socioeconomici e ambientali per la collettività.
Innanzitutto, a parità di calore prodotto, le fonti fossili producono circa 10 volte più CO2 della rinnovabile legno. Poi, sulla base dell'analisi ambientale del ciclo di vita, è stato dimostrato che l'impatto ambientale di una moderna caldaia domestica a biomasse è 6 volte inferiore rispetto a una caldaia a olio combustibile e 5 volte inferiore rispetto a una caldaia a combustibili fossili gassosi (Gpl e metano).
Inoltre, la sostituzione delle fonti fossili con il legno crea valore aggiunto e occupazione a livello locale, incrementa il potere di acquisto delle comunità locali, migliora la sicurezza nell'approvvigionamento energetico e riduce le emissioni climalteranti: per ogni 70 tonnellate di legna che si utilizzano in apparecchi e caldaie si creano da 120 a 230 ore di lavoro l'anno (il gasolio per la stessa quantità di energia crea 20 ore di lavoro/anno e il metano 10 ore/anno); in media le filiere bioenergetiche, basate su materia prima legnosa locale, creano 7,5 volte più occupazione rispetto al gasolio e ben 15 volte più occupazione rispetto ai combustibili fossili gassosi (Gpl e gas naturale).
Va anche ricordato -come emerso dal convegno di Cia, Aiel e Turismo Verde- come oggi le foreste europee crescono di 322 mila ettari l'anno (un campo da calcio al minuto) e tuttavia la valorizzazione del legno locale come materia prima e per l'uso energetico moderno è ancora molto limitata rispetto al potenziale. L'Italia in questo senso è, dopo Cipro, maglia nera in Ue.

Appuntamento da non perdere quello proposto dalla Confederazione italiana agricoltori che, in collaborazione con Aiel-Associazione Italiana Energie Agroforestali e con l'associazione Turismo Verde, ha organizzato per martedì 22 novembre mattina presso la Tenuta di Montecorona ad Umbertide, un incontro sulle concrete opportunità per gli agriturismi di adottare innovazioni per l'efficienza energetica e l'uso delle energie rinnovabili. Si tratta di possibilità, sostenute da incentivi pubblici, che permettono di ridurre i costi aziendali e, soprattutto, di migliorare la qualità dell'offerta e la reputazione delle imprese, anche nell'ottica della sostenibilità ambientale e della mitigazione del cambiamento climatico attraverso l'utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili in sostituzione di quelle di origine fossile. Agriturismi Fossil Free, infatti, è il tema del convegno che sarà aperto, alle ore 10,30, dal presidente nazionale di Turismo Verde, Giulio Sparascio; seguirà l'introduzione di Domenico Brugnoni, presidente di Aiel e di Cia Umbria, quindi le comunicazioni di Rico Farnesi di Esco Agroenergetica e di Valter Francescato, direttore tecnico di Aiel. Dopo il dibattito ed un question time con gli imprenditori agrituristici le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale della Cia, Secondo Scanavino. Per tutti gli interessati sarà un'occasione molto importante non solo per conoscere tutte le novità della normativa in materia, ma anche per contattare direttamente i tecnici e gli esperti di Aiel e di Esco Agroenergetica dai quali ricevere informazioni sulle tecnologie a disposizione e sugli incentivi ad esse collegati. La bolletta energetica, infatti, risulta sempre particolarmente pesante per le aziende agrituristiche.

Breve nota e alcuni dati statistici sull'agriturismo in Italia ed in Umbria.
L'agriturismo italiano, che ha appena compiuto 30 anni (la prima legge nazionale risale al 1985), è ormai diventato un comparto maturo della nostra agricoltura e della nostra economia rurale, espressione principale di quella multifunzionalità dell'impresa agricola che ha svolto negli ultimi decenni un ruolo fondamentale per ridare centralità all'intero settore. Secondo i più recenti dati Istat nel 2015 è proseguito il trend di crescita delle aziende agrituristiche: 22.238 in tutto il Paese (+2,3 per cento rispetto al 2014) che hanno ospitato 11,3 milioni di persone (+4,9 per cento). Il Centro Italia è l'area dove è stato registrato il maggiore incremento di agriturismi (+5,1 per cento rispetto al +1,7 del Nord ed al -1,1 per cento del Sud). In Umbria, nello stesso periodo, le aziende agrituristiche attive sono passate da 1.309 a 1.335 (con un incremento di circa il 2 per cento) che nel 2015 hanno fatto registrare 252.145 arrivi e 879.779 presenze (rispettivamente +4,47 e +3,25 per cento). Questi numeri sarebbero stati certamente superati nel 2016 senza il terremoto che sta sconvolgendo il Centro Italia dal 24 agosto e che ha sì colpito direttamente le aziende agrituristiche nei Comuni del cosiddetto "cratere" ma, indirettamente, ha assestato un duro colpo a tutte le imprese umbre operanti nel comparto della ricettività e, inevitabilmente, anche alle aziende agrituristiche. Tuttavia, al di là delle conseguenze del fenomeno sismico-sulle quali certamente occorrerà intervenire per sostenere adeguatamente le aziende colpite-l'attività agrituristica è caratterizzata, anche in Umbria, da costi energetici di particolare rilevanza e spesso incomprimibili. Da qui l'esigenza di intervenire per contenere tali costi riducendo drasticamente, nel contempo, l'emissione di pericolosi gas-serra in atmosfera; un'esigenza che Cia, Aiel e Turismo Verde hanno fatto propria traducendola in proposte concrete che saranno presentate e discusse in occasione del convegno di Umbertide del 22 novembre.
Perugia, 18 novembre 2016
In allegato il programma del convegno

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