Continua la mobilitazione della categoria

E' stata una presenza importante quella della Cia dell'Umbria alla 47esima edizione di Agriumbria, svoltasi a Bastia dal 27 al 29 marzo. Oltre allo stand, molto visitato, con le migliori eccellenze agroalimentari della regione, di grande rilievo è stata l'assemblea straordinaria della Confederazione che si è tenuta sabato 28 marzo nella sala "Maschiella" del Centro fieristico. L'iniziativa, contestuale al seminario organizzato dal Cipaat sulla zootecnia e coordinata da Clelia Cini, presidente Agia Umbria, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente regionale della Cia, Domenico Brugnoni, di Mirco Biocchetti della Giunta della Cia dell'Umbria e di Fernanda Cecchini, assessore regionale all'Agricoltura. Al termine dei lavori il presidente Brugnoni ha presentato all'assemblea un ordine del giorno approvato all'unanimità.

Allegati: Ordine del giorno presentato da Domenico Brugnoni,
Intervento di Mirco Biocchetti
Corriere dell'Umbria, domenica 29 marzo

CINI: DA GOVERNO E PARLAMENTO DURO COLPO ALLE SPERANZE DEI GIOVANI AGRICOLTORI

"Siamo profondamente delusi dal comportamento di governo e Parlamento che, nonostante le ripetute affermazioni sul ruolo indispensabile dei giovani agricoltori per il futuro del nostro Paese, non hanno esitato a confermare e ad approvare il decreto-legge sull'Imu, fortemente penalizzante soprattutto per chi è subentrato in azienda ai genitori." Così si è espressa Clelia Cini, presidente di Agia Umbria - l'associazione giovani imprenditori agricoli promossa dalla Cia - commentando la decisione presa la scorsa settimana dalla Camera dei deputati. Nella nostra regione, infatti, sono tanti i giovani agricoltori che negli ultimi anni, favoriti dagli orientamenti della Politica agricola comunitaria, si sono insediati nelle aziende di famiglia; tanti di loro lo hanno fatto in forza di contratti di comodato o affitto non considerati dal decreto-legge sull'Imu che si traduce, di fatto, in un pesante aggravio proprio sui terreni di queste aziende. "Non ascoltando le nostre proposte di modifica il governo e il Parlamento – ha proseguito la presidente Cini - hanno così fornito un formidabile incentivo all'abbandono del settore proprio da parte di chi rappresenta le istanze più innovative dell'agricoltura nazionale e umbra, con il rischio che intere aziende cadano nelle mani di speculatori. Gravare il bene terra di una ulteriore tassa significa, infatti, condannare le imprese familiari alla marginalità e, quindi, all'abbandono favorendo di conseguenza grandi investitori provenienti spesso da altre regioni o, peggio, dall'estero. La nostra associazione, pertanto, aderisce con grande convinzione all'assemblea regionale straordinaria della Cia in programma sabato 28 mattina a Bastia in occasione di Agriumbria ed alla manifestazione nazionale indetta per il 31 marzo a Roma da Agrinsieme - il coordinamento tra Cia, Confagricoltura ed Alleanze delle Cooperative Italiane. In queste occasioni faremo sentire forte la nostra voce – ha concluso Clelia Cini – per far capire a tutti, in primo luogo a governo e forze politiche, che non si può gravare con questa tassa su un bene strumentale come la terra, indispensabile per la produzione di cibo e per il benessere di tutta la comunità."

Perugia, 24 marzo 2015

Brugnoni: manifestazioni a Bastia il 28 e a Roma il 31 marzo

"L'approvazione del decreto-legge sull'IMU da parte della Camera è la riprova della disattenzione della politica nei confronti dell'agricoltura e dei suoi gravi problemi." Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell'Umbria, alla notizia dell'avvenuta conversione il legge del decreto n. 4 del 2015 fortemente contrastato dalla Confederazione italiana agricoltori. "Una scelta – ha proseguito Brugnoni – che ci obbliga a proseguire con maggiore determinazione le azioni di lotta avviate da tempo, a cominciare dall'assemblea straordinaria degli agricoltori in programma a Bastia il prossimo 28 marzo nel corso di Agriumbria." A nulla, infatti, sono valse né le proteste sollevate in questi mesi da migliaia di agricoltori né il ricorso contro il decreto-legge promosso dall'Anci al Tar del Lazio. I giudici amministrativi ne hanno fissato la discussione di merito il prossimo 17 giugno, giusto il giorno dopo la scadenza per il pagamento degli acconti 2015! "La decisione di procedere comunque - ha continuato il presidente regionale della Cia – è grave. Nella eventualità di un pronunciamento del Tar di annullamento dell'efficacia del decreto, quindi della sua conversione in legge, come confida Cia, si entrerebbe nel caos, tra rimborsi ai contribuenti e compensazioni ai Comuni. Gli agricoltori – prosegue – di tutto hanno bisogno in questo momento tranne che di ulteriori adempimenti e grattacapi burocratici che già pesano come un macigno sulle loro spalle e sui bilanci delle loro imprese ormai allo stremo." A giudizio del presidente della Cia dell'Umbria, quindi "occorre incalzare duramente governo e forze politiche nelle prossime settimane per modificare radicalmente l'insostenibile imposta sui terreni agricoli e soprattutto cambiare l'atteggiamento schizofrenico nei confronti delle problematiche del settore visto come fiore all'occhiello dell'economia nazionale quando si parla di Expo e di Made in Italy, considerato invece semplicemente un bancomat quando si tratta di "far cassa". Tutti devono sapere che la nostra agricoltura dà molto al Paese in termini di qualità dei prodotti, salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e tanto altro e che ciò avviene soprattutto nelle aree parzialmente montane così duramente colpite dal decreto sull'Imu. Per queste ragioni – ha concluso Brugnoni – la direzione regionale della Cia ha deciso di proseguire nell'azione di lotta, convocando un'assemblea straordinaria di agricoltori a Bastia il 28 marzo e partecipando massicciamente alla manifestazione nazionale di Agrinsieme in programma a Roma il 31 marzo."

Perugia, 20 marzo 2015

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