CINI: DA GOVERNO E PARLAMENTO DURO COLPO ALLE SPERANZE DEI GIOVANI AGRICOLTORI

"Siamo profondamente delusi dal comportamento di governo e Parlamento che, nonostante le ripetute affermazioni sul ruolo indispensabile dei giovani agricoltori per il futuro del nostro Paese, non hanno esitato a confermare e ad approvare il decreto-legge sull'Imu, fortemente penalizzante soprattutto per chi è subentrato in azienda ai genitori." Così si è espressa Clelia Cini, presidente di Agia Umbria - l'associazione giovani imprenditori agricoli promossa dalla Cia - commentando la decisione presa la scorsa settimana dalla Camera dei deputati. Nella nostra regione, infatti, sono tanti i giovani agricoltori che negli ultimi anni, favoriti dagli orientamenti della Politica agricola comunitaria, si sono insediati nelle aziende di famiglia; tanti di loro lo hanno fatto in forza di contratti di comodato o affitto non considerati dal decreto-legge sull'Imu che si traduce, di fatto, in un pesante aggravio proprio sui terreni di queste aziende. "Non ascoltando le nostre proposte di modifica il governo e il Parlamento – ha proseguito la presidente Cini - hanno così fornito un formidabile incentivo all'abbandono del settore proprio da parte di chi rappresenta le istanze più innovative dell'agricoltura nazionale e umbra, con il rischio che intere aziende cadano nelle mani di speculatori. Gravare il bene terra di una ulteriore tassa significa, infatti, condannare le imprese familiari alla marginalità e, quindi, all'abbandono favorendo di conseguenza grandi investitori provenienti spesso da altre regioni o, peggio, dall'estero. La nostra associazione, pertanto, aderisce con grande convinzione all'assemblea regionale straordinaria della Cia in programma sabato 28 mattina a Bastia in occasione di Agriumbria ed alla manifestazione nazionale indetta per il 31 marzo a Roma da Agrinsieme - il coordinamento tra Cia, Confagricoltura ed Alleanze delle Cooperative Italiane. In queste occasioni faremo sentire forte la nostra voce – ha concluso Clelia Cini – per far capire a tutti, in primo luogo a governo e forze politiche, che non si può gravare con questa tassa su un bene strumentale come la terra, indispensabile per la produzione di cibo e per il benessere di tutta la comunità."

Perugia, 24 marzo 2015

Brugnoni: manifestazioni a Bastia il 28 e a Roma il 31 marzo

"L'approvazione del decreto-legge sull'IMU da parte della Camera è la riprova della disattenzione della politica nei confronti dell'agricoltura e dei suoi gravi problemi." Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell'Umbria, alla notizia dell'avvenuta conversione il legge del decreto n. 4 del 2015 fortemente contrastato dalla Confederazione italiana agricoltori. "Una scelta – ha proseguito Brugnoni – che ci obbliga a proseguire con maggiore determinazione le azioni di lotta avviate da tempo, a cominciare dall'assemblea straordinaria degli agricoltori in programma a Bastia il prossimo 28 marzo nel corso di Agriumbria." A nulla, infatti, sono valse né le proteste sollevate in questi mesi da migliaia di agricoltori né il ricorso contro il decreto-legge promosso dall'Anci al Tar del Lazio. I giudici amministrativi ne hanno fissato la discussione di merito il prossimo 17 giugno, giusto il giorno dopo la scadenza per il pagamento degli acconti 2015! "La decisione di procedere comunque - ha continuato il presidente regionale della Cia – è grave. Nella eventualità di un pronunciamento del Tar di annullamento dell'efficacia del decreto, quindi della sua conversione in legge, come confida Cia, si entrerebbe nel caos, tra rimborsi ai contribuenti e compensazioni ai Comuni. Gli agricoltori – prosegue – di tutto hanno bisogno in questo momento tranne che di ulteriori adempimenti e grattacapi burocratici che già pesano come un macigno sulle loro spalle e sui bilanci delle loro imprese ormai allo stremo." A giudizio del presidente della Cia dell'Umbria, quindi "occorre incalzare duramente governo e forze politiche nelle prossime settimane per modificare radicalmente l'insostenibile imposta sui terreni agricoli e soprattutto cambiare l'atteggiamento schizofrenico nei confronti delle problematiche del settore visto come fiore all'occhiello dell'economia nazionale quando si parla di Expo e di Made in Italy, considerato invece semplicemente un bancomat quando si tratta di "far cassa". Tutti devono sapere che la nostra agricoltura dà molto al Paese in termini di qualità dei prodotti, salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e tanto altro e che ciò avviene soprattutto nelle aree parzialmente montane così duramente colpite dal decreto sull'Imu. Per queste ragioni – ha concluso Brugnoni – la direzione regionale della Cia ha deciso di proseguire nell'azione di lotta, convocando un'assemblea straordinaria di agricoltori a Bastia il 28 marzo e partecipando massicciamente alla manifestazione nazionale di Agrinsieme in programma a Roma il 31 marzo."

Perugia, 20 marzo 2015

Un convoglio al femminile con Donne in Campo-Cia
Ha avuto inizio giovedì 19 marzo, con grande successo di pubblico, la "tre giorni" perugina del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, il convoglio che sta attraversando da alcune settimane la Penisola e che effettuerà l'ultima tappa a Milano l'11 aprile anche in vista dell'imminente avvio dell'Expo 2015. Il tema di quest'anno, infatti - "Agricoltura e alimentazione di qualità" - riecheggia quello dell'esposizione universale; sponsor agricolo degli organizzatori del Treno Verde è l'associazione Donne in Campo che raggruppa le imprenditrici agricole aderenti alla Cia. Diverse sono le iniziative programmate nel fine settimana all'interno del convoglio che per tre giorni sosterà presso il I° binario nella Stazione ferroviaria di Fontivegge di Perugia. Nella mattinata di giovedì 19 marzo tanti ragazzi di scuole di diverso ordine e grado del capoluogo umbro hanno assistito curiosi alla presentazione, da parte di Patrizia Marcelli, delle attività che si svolgono nell'azienda agricola "La Rosa dei Venti" fattoria didattica di Castiglione del Lago certificata dalla Regione Umbria. L'imprenditrice di Donne in campo ha raccontato la sua straordinaria esperienza attraverso un testimone di eccellenza delle tipicità dell'agroalimentare del territorio umbro, la Fagiolina del Trasimeno. Nella mattinata di sabato 21 marzo sarà Maria Vigilante, presidente di Donne in Campo dell'Umbria, ad intrattenere i visitatori del Treno Verde con una relazione molto dettagliata sulla biodiversità, un tema che riguarda tutti molto da vicino e che comprende la vita in ognuna delle sue forme - dall'acqua che beviamo al cibo di cui ci nutriamo alle piante che coltiviamo agli esseri viventi che ci circondano - e che richiama l'importanza di tutelare la straordinaria ricchezza costituita da tutte le specie viventi sulla Terra. Una questione di interesse mondiale, protagonista a Milano di una delle cinque Aree Tematiche di Expo2015. Uno spazio espositivo di 8.500 mq dove oltre a Istituzioni e Associazione dei 140 Paesi di Expo e al Ministero delle Politiche Agricole e forestali e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, sarà presente anche la Confederazione italiana agricoltori con la sua associazione di imprenditori biologici (Anabio), per tutelare e valorizzare le eccellenze ambientali, agricole e agroalimentari del Paese. A Milano come a Perugia attraverso un ricco palinsesto di incontri, eventi, laboratori Donne in Campo insegneranno come conoscere e salvaguardare un patrimonio che rende l'Italia unica nel mondo.

Perugia, 20 marzo 2015

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