L'allarme da Cia Agricoltori italiani dell'Umbria: "Attacchi settimanali: situazione decisamente fuori controllo, basta promesse e si agisca immediatamente"

PERUGIA – "Nell'Orvietano cervidi nelle vigne, nel Trasimeno volatili nei campi seminati, senza dimenticare i cinghiali e ora anche i lupi a Valfabbrica dove devastano i greggi di grande pregio, con danni ingenti alle aziende agricole. La situazione è decisamente fuori controllo, basta promesse e si agisca immediatamente". È quanto denunciato da Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria a seguito degli ultimi attacchi dei selvatici che hanno compromesso zootecnia. Le ultime segnalazioni provengono da Valfabbrica dove gli allevamenti hanno subito ripetute incursioni di branchi di lupi.

"Le testimonianze parlano di attacchi da parte dei lupi nei confronti degli allevamenti umbri che si stanno facendo sempre più numerosi, addirittura almeno uno a settimana, apportando gravi danni agli allevatori della zona con gravi perdite economiche. C'è chi in pochi mesi ha già perso 40 animali.

C'è anche un'altra considerazione da fare: specialmente per gli ovini da latte o da carne, bisogna considerare il danno diretto, ovvero dall'animale predato, e quello indiretto, cioè lo stress e la paura che subisce il gregge con conseguenze come la minor produzione di latte o, per gli allevamenti di pollame, di uova. Pesanti perdite economiche che gli allevatori subiscono e per i quali, spesso, non è prevista alcuna forma di indennizzo. L'unica risorsa imprescindibile nella prevenzione delle predazioni da lupo sono i cani da guardiania, strumento fondamentale nell'ottica di migliorare la coesistenza tra il predatore e le attività di allevamento nel territorio.

Servono risarcimento rapidi e che dovrebbero, quindi, essere congrui ai danni diretti e indiretti subiti a sostegno delle aziende compromesse. Inoltre, la Regione dovrebbe supportare la difesa attiva dai lupi, investendo, ad esempio, su installazione delle recinzioni e impianti di elettrificazione".

Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

Ufficio stampa

Cristiana Mapelli 338 3503022

Da Cia Agricoltori italiani dell'Umbria soddisfazione per l'approvazione di una normativa che rafforza la funzione sociale e il valore aggiunto delle imprese agricole.


Bartolini: "Progetto su cui Cia lavora da anni. Riconosciuta la multifunzionalità che è nel Dna dell'agricoltura"


PERUGIA – "Un primo passo per riconoscere la multifunzionalità che è nel Dna dell'agricoltura, per i suoi scopi produttivi in primis, ma anche ricreativi, di aggregazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Accogliamo con favore l'approvazione da parte dell'assemblea legislativa del disegno di legge in materia di agricoltura sociale e fattorie sociali. L'Umbria si dota, così, di un'importante normativa che rafforza la funzione sociale e il valore aggiunto delle imprese agricole".


Così in una nota il presidente di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria Matteo Bartolini.


"Tanti i vantaggi dell'agricoltura sociale - continua Bartolini -: a partire dallo lo sviluppo di aree rurali, creando anche le condizioni per nuove attività agricole e promuovendo diversificazione economica. Ma anche per la salute e del benessere delle persone coinvolte e spesso delle loro famiglie promuovendo la socializzazione e migliorando la qualità della vita e, non per ultima, per la sua funzione di coesione sociale attraverso la creazione di spazi di incontro tra persone provenienti da contesti diversi promuovendo la comprensione reciproca e il superamento di barriere culturali o sociali. Tutto questo agevola anche il cambio di paradigma dal neo-individualismo che ha dominato per quarant'anni la scena, alla missione comune sovra-individuale di ricostruire un'economia migliore sostenibile che dia l'opportunità alle persone di rimanere sé stesse e perciò libere. Un progetto sul quale Cia lavora e crede da anni.


Attendiamo ora l'adozione di un regolamento che consenta alle aziende di agricoltura sociale dell'Umbria di poter operare e costruire un progetto formativo rivolto agli operatori di fattorie sociali, conferendo ancora più valore alla propria azienda e, al contempo, di garantire inclusione dei soggetti più fragili e non solo. In Umbria c'è grande fermento e la volontà da parte di molti operatori di entrare in questo settore".

 

 

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Degustazione di vini e prodotti della filiera corta sono protagonisti del mercato agricolo settimanale organizzato da Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

PERUGIA - Come ogni venerdì in piazza Puletti torna il Mercato dell'Arco Etrusco: l'appuntamento settimanale a Perugia, dalle 12 alle 19. Non solo un mercato agricolo dove acquistare prodotti di stagione da 15 aziende agricole del territorio per promuovere filiere sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale, ma un mercato non convenzionale. L'iniziativa gode del patrocinio del Comune di Perugia e dell'Università per Stranieri e della collaborazione con le associazioni Assogaribaldi, Sant'Antonio – Porta Pesa e Vivi il Borgo. Tra gli eventi collaterali di questo venerdì, dalle 17 la degustazione di vini a cura della Vineria del Carmine, tra i protagonisti del mercato agricolo settimanale, che vedrà l'assaggio di cinque vini prodotti a La Bruna, Perugia.

AZIENDE AGRICOLE

Sono 15 le aziende agricole umbre, da nord a sud del territorio, e due le cooperative sociali che hanno creduto nel progetto e che ogni venerdì saranno presenti in piazza Puletti. Per l'ortofrutta l'azienda agricola Catarinucci Italo & Biagioni Angeli Sonia (Cannara), azienda Bragetti Marinella (Perugia), Ortoingiro (Valtopina), Agricola Nativa (Perugia). Tra i produttori di formaggi l'azienda agricola Gatto (Castiglione del Lago) mentre per i salumi Fattoria Nonna Maria (Montone) e l'agriturismo Faro Rosso (Gubbio). Ci sarà la vineria del Carmine (Umbertide) e la birra di Luppolo Made in Italy (Città di Castello). Presenti anche due realtà di agricoltura sociale, la Semente (Spello) e Ariel Cooperativa Sociale (Foligno), mentre a vendere legumi, cereali e pasta il Palombaio (Perugia) e la società agricola biologica "I Piani" di Generotti Carlo e Figli (Costacciaro). Per i prodotti da forno, zafferano, confetture e conserve l'agriturismo Il Corniolo (Corciano) e l'azienda agricola Di Mario Daniela (Monte-gabbione).

Per l'occasione Cia offrirà ai cittadini che spenderanno 20 euro di spesa negli stand del Mercato l'accesso gratuito per un'ora al parcheggio a pagamento di Sant'Antonio, nei pressi della piazza.

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