Rinnovabili, Cia Agricoltori dell'Umbria "Vantaggi per aziende e cittadini, no a speculazioni"
Il Presidente Bartolini: "C'è il rischio reale che molte aziende agricole di trasformazione del prodotto debbano chiudere a causa dell'aumento dei costi "
Perugia - Rinnovabili e agricoltura, Cia Agricoltori dell'Umbria «Da rinnovabili vantaggi per aziende e cittadini, no a speculazioni»
«C'è il rischio reale che molte aziende agricole debbano chiudere non essendo più in grado di sostenere ulteriori aumenti dei costi. Oggi l'attenzione si sposta sulla fase di trasformazione del prodotto agricolo: la preoccupazione più alta è, ad esempio, per chi produce tabacco e deve asciugare il prodotto, chi produce vino nelle cantine, per chi fa olio, quindi nei frantoi, ma anche nei mattatoi, dove l'aumento dei costi energetici ora si fa pericolosamente sentire».
A lanciare l'allarme è Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria.
«Per l'economia regionale umbra – continua il presidente Bartolini - , principalmente agricola ma non solo, c'è la necessità che il governo regionale si adoperi per far sentire la propria voce al governo nazionale, affinché nella prossima finanziaria vengano adottate misure utili per i ristori.
Serve una misura immediata da inserire nella prossima finanziaria e una programmazione di medio e lungo termine affinché la Regione, unitamente con l'Anci, apra un tavolo per la semplificazione burocratica, per la diffusione delle comunità energetiche e per permettere l'installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile. Energia che deve essere messa a disposizione delle aziende locali e dei cittadini umbri, non certo per fare speculazione. E' fortemente necessario che qualora ci sia una opportunità, più che auspicata, per le energie da fonti rinnovabili, venga lasciata nelle mani di piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, aziende agricole per permettere la sopravvivenza di coloro che sono il tessuto economico e sociale dell'Umbria. Questo, infine, permetterà anche l'abbandono di una problematica di carattere ambientale per tutta la regione e i cittadini».
Cia Agricoltori italiani dell'Umbria
Ufficio stampa
Cristiana Mapelli 338 3503022
Illustrate le buone pratiche per un progetto formativo rivolto ad operatori di fattorie sociali per garantire l'inclusione di soggetti fragili
PERUGIA – Una riflessione sulla questione sociale dal punto di vista agricolo, in Umbria e in Europa. «E' arrivato il momento di riconoscere la multifunzionalità che è nel Dna dell'agricoltura, per i suoi scopi produttivi in primis, ma anche ricreativi, di aggregazione e di inclusione sociale e lavorativa». Lo ha detto Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria in apertura del convegno che si è svolto giovedì nel Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali nel complesso monumentale di San Pietro a Perugia. Durante la conferenza internazionale SocialFarms: opportunità lavorative, partenariati e servizi di cura nelle aree rurali" sono stati illustrati i risultati del progetto "Socialfarms" che ha visto Cia Umbria nel ruolo di coordinatore di 5 Paesi nel percorso formativo di alto livello in materia di agricoltura sociale, grazie ai fondi del programma europeo Erasmus Plus. Un progetto presentato a giugno nella sede del parlamento europeo a Bruxelles e lanciando la Giornata Europea dell'Agricoltura Sociale L'iniziativa ha ricevuto l'ambita Medaglia del Presidente della Repubblica, speciale conferimento del Capo dello Stato ad eventi che reputa di rilevante interesse istituzionale e culturale.
Il presidente di Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria, Matteo Bartolini, ha ringraziato l'Università degli Studi di Perugia per l'affiancamento e il supporto scientifico nel progetto. «Si inizia a comprendere il mondo dell'agricoltura sociale – ha affermato Bartolini - . Una strada da percorrere con convinzione e professionalità. In questo progetto abbiamo messo insieme le buone pratiche per costruire un progetto formativo rivolto ad operatori di fattorie sociali, conferendo ancora più valore alla propria azienda e, al contempo, di garantire inclusione dei soggetti più fragili e non solo. In Umbria c'è grande fermento e la volontà da parte di molti operatori di entrare in questo mondo».
Nel suo intervento, Camilla Laureti, europarlamentare membro commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, ha annunciato che si impegnerà in Europa, come proposto da Cia Umbria, per l'istituzione della Giornata europea dell'agricoltura sociale con cadenza annuale.
Il presidente Bartolini ha, inoltre, ringraziato la Regione Umbria «che ha inteso la necessità di pubblicare il regolamento attuativo della legge regionale sull'agricoltura sociale e importanti opportunità attraverso i bandi del Psr, ora serviranno nuove risorse come sostegno all'agricoltura sociale».
Alla conferenza, moderata da Andrea Palomba, sono intervenuti Gaetano Martino, direttore Dsa3, Enrico Calentini, vicepresidente Associazioni Giovani Imprenditori Agricoli Agia – Cia, Roberto Morroni, assessore regionale alle Politiche Agricole e Agroalimentari, Massimo Canalicchio, project manager Cia Umbria, Biancamaria Torquati e Chiara Paffarini, Dsa3, e Carla Moretti del dipartimento di Scienze economiche e sociali dell'Università politecnica delle Marche, Roberto Luciani e Leonardo Lopez, direzione settore agroalimentare e Sda An Regione Marche, Marco Grignani, Ausl Umbria1, Michele Vecchietti e Monica Monzi del Comune di Narni, Marco Romanelli, cooperativa agricola sociale La Rondine a Maccarello. Per tutta la giornata, nel chiostro delle Stelle di San Pietro si è svolta la mostra mercato delle fattorie sociali che ha visto protagoniste tredici realtà umbre e i propri prodotti.
Ufficio stampa Cia Umbria
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Iniziativa organizzata da Cia Umbria con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali nel complesso monumentale di San Pietro
Focus sul progetto Erasmus che ha coinvolto 5 Paesi d'Europa. Nel chiostro delle Stelle la mostra mercato delle fattorie sociali
PERUGIA - Un'occasione di confronto per conoscere l'attività di agricoltura sociale in Umbria e in Europa e i suoi molteplici benefici. Questo il focus del convegno internazionale "SocialFarms: opportunità lavorative, partenariati e servizi di cura nelle aree rurali" organizzato da Cia – Agricoltori Italiani dell'Umbria insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali che si svolgerà nel complesso monumentale di San Pietro a Perugia (ore 14.30). Un nuovo modello di sostegno sociale che ha più risvolti positivi: per la popolazione rurale, per gli agricoltori, per gli utenti che soffrono di disabilità fisiche e mentali, ma anche per la parte pubblica.
Saranno illustrati i risultati del progetto che hai visto Cia Umbria nel ruolo di coordinatore di 5 Paesi nel percorso formativo di alto livello in materia di agricoltura sociale, grazie ai fondi del programma europeo Erasmus Plus. Dalle 12 alle 18.30, nel chiostro delle Stelle, anche una mostra mercato che vedrà protagoniste tredici fattorie sociali umbre e i propri prodotti: olio nuovo, birra agricola, ortaggi, confetture e sott'olio, pane di Strettura e molto altro.
Alla conferenza, moderata da Andrea Palomba, interverranno Gaetano Martino, direttore Dsa3, Enrico Calentini, vicepresidente Associazioni Giovani Imprenditori Agricoli Agia – Cia, Camilla Laureti, europarlamentare membro commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, Roberto Morroni, assessore regionale alle Politiche Agricole e Agroalimentari, Massimo Canalicchio, project manager Cia Umbria, Biancamaria Torquati e Chiara Paffarini, Dsa3, e Carla Moretti del dipartimento di Scienze economiche e sociali dell'Università politecnica delle Marche, Roberto Luciani e Leonardo Lopez, direzione settore agroalimentare e Sda An Regione Marche, Marco Grignani, Ausl Umbria1,Michele Vecchietti e Monica Monzi del Comune di Narni, Marco Romanelli, cooperativa agricola sociale La Rondine a Maccarello e i partner del progetto, concluderà il convegno Matteo Bartolini, presidente Cia Umbria. E' stato invitato a partecipare Maurizio Oliviero, rettore dell'Università degli Studi di Perugia. Sarà disponibile traduzione simultanea inglese – italiano. A conclusione del convegno seguirà buffet.
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In allegato: programma