In migliaia hanno manifestato a Roma, Bologna e Catanzaro con CIA, CONFAGRICOLTURA e Copagri
400 agricoltori (veri!) umbri alla manifestazione di Roma hanno chiesto risposte urgenti contro lo stallo istituzionale sui problemi del settore: gli agricoltori italiani aspettano da AGEA ancora il pagamento, relativo all'anno 2015, di 260 milioni di euro. Di questi 29 devono essere pagati alle imprese umbre!
Pur senza allestire cucine da campo, preparare fumanti grigliate e distribuire gustose "pagnottelle", i manifestanti con lo slogan "vogliamo produrre cibo di qualità non carte in quantità" nella piazza di Montecitorio sono stati ricevuti dal coordinatore nazionale degli assessori regionali all'agricoltura Di Gioia e da numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ai quali sono state illustrate le ragioni della protesta. Il Ministro Martina incontrerà nei prossimi giorni i vertici delle organizzazioni agricole per affrontare in maniera più approfondita le problematiche dell'agricoltura e dell'agroalimentare. La protesta c'è stata, in contemporanea, anche sotto la sede di AGEA, organismo pagatore nazionale dove si accumulano i maggiori ritardi per i pagamenti. Nella tarda mattinata una delegazione di agricoltori in rappresentanza delle organizzazioni promotrici, è stata ricevuta dai vertici dell'organismo pagatore. Hanno partecipato quattro imprenditori umbri: Carlo Giubbini Ferroni e Gennaro Nobili per Confagricoltura, per CIA il presidente regionale Domenico Brugnoni e Bruno Pecioli. AGEA ha ufficialmente preso i seguenti impegni: erogare tutti i pagamenti della domanda unica 2015 di aiuto al reddito entro il 31 maggio 2016 (gli agricoltori francesi ricevono l'aiuto entro settembre dell'anno di riferimento!). Questa la tempistica: entro la seconda settimana di maggio erogazioni a 50.000 aziende per 50 milioni di euro; altrettanto entro la terza; 70.000 aziende e 65 milioni di erogazioni la quarta e, negli ultimi giorni del mese, 125.000 aziende per 95 milioni di euro. Confagricoltura e Cia considerano l'impegno preso, il rispetto del quale è da verificare, come una disponibilità minima rispetto alle difficoltà delle imprese che aspettano da mesi le erogazioni dei pagamenti. Minima anche perché soltanto a seguire sarà possibile l'istruttoria delle domande già presentate a valere sul PSR Umbria 2014/2020, con l'innesco di ritardi a catena. La strada per una "vera" semplificazione è ancora in salita e non sono pochi i dubbi sulla reale volontà di tutti di percorrerla speditamente!
Perugia 06 maggio 2016

Domani a Perugia ed Orvieto patronato Inac, Caf-Cia e Anp-Cia
insieme per informare su diritti sociali, fisco e nuove normative

Domani 7 maggio, il Centro di assistenza fiscale della Confederazione italiana agricoltori, il Patronato Inac e l'Associazione Nazionale Pensionati della Cia organizzeranno in tutta Italia la prima edizione di "Incontriamoci...Insieme per te, i tuoi diritti, le tue esigenze".
Scopo dell'iniziativa è quello di incontrare i cittadini per informarli dei loro diritti e promuovere i servizi che il Sistema Cia mette a loro disposizione, che vanno ben oltre il semplice adempimento o disbrigo di una pratica "fai da te" che la pubblica amministrazione propone.
Rivolgersi al Centro servizi alla Persona Cia significa non solo adempiere ai propri obblighi o presentare un'istanza per un diritto ma, avvalendosi di una consulenza professionale, cogliere tutte le opportunità che le normative offrono, molte volte sconosciute al semplice cittadino.
Nelle città più rappresentative saranno allestiti dei gazebo per far conoscere il "Polo integrato per i servizi alla Persona" e per fornire chiarimenti utili legati alla presentazione del modello 730, informazioni sulle prestazioni legate all'ISEE e su pensioni, previdenza, assistenza e tutela del lavoro.
In Umbria la manifestazione si svolgerà a Perugia, nel centralissimo Corso Vannucci, dalle ore 9 alle 18 e ad Orvieto in Piazza Gualterio, poco distante dal Duomo, dalle ore 9 alle 13.
Personale qualificato sarà a disposizione di tutta la cittadinanza per fornire chiarimenti e per aggiornare tutti coloro che lo vorranno su tutte le opportunità e sulle principali novità riguardanti i diritti sociali ed il fisco.

Perugia, 6 maggio 2016

Iniziative anche a Bologna e Catanzaro
Giovedì prossimo 5 maggio la Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura e Copagri organizzeranno una manifestazione nazionale di protesta che si svolgerà in contemporanea in molte città d'Italia.
Sotto lo slogan "Ei fu...siccome immobile" gli agricoltori italiani insorgono per denunciare la mancata liquidazione dei crediti Pac del 2015 e per avere risposte su tematiche ritenute cruciali, come lo snellimento della burocrazia, la concorrenza sleale, le tutele vere per il Made in Italy, la caduta vertiginosa dei prezzi all'origine, l'aumento dei costi produttivi, i danni alle produzioni e agli allevamenti da ungulati e lupi, l'abbandono delle aree rurali.
Gli agricoltori umbri scenderanno in piazza a Roma sotto AGEA e Montecitorio per chiedere risposte urgenti su: ritardi dei pagamenti PAC e burocrazia asfissiante;
in Italia sono 180mila le aziende agricole che devono avere dallo Stato centinaia di milioni di euro. Tra queste ci sono tante aziende umbre, molte delle quali di comparti strategici come quello zootecnico, tabacchicolo, vitivinicolo e biologico. Anomalie bloccanti da mesi segnalate ad Agea che precludono alle Aziende il pagamento e anche l'accesso a nuove misure PAC e PSR. L' Organismo Pagatore, non correggendo i dati acquisiti dell'operazione Bonifica per la PAC, non intervenendo sulle integrazioni delle vecchie procedure PSR comunicate dalla Regione (tabacco, biologico etc..) e non avviando le nuove, sta "congelando" milioni di contributi comunitari di spettanze di migliaia di aziende agricole umbre che ormai sono sull'orlo del collasso.
La burocrazia sta affamando l'Agricoltura !
Nel terzo millennio, alle prese con l'annuncio trionfante di un'Agricoltura 2.0 dove le pratiche si dovrebbero presentare con un click, per un subentro di un Giovane Agricoltore in un'azienda agricola si producono 20 chilogrammi di carta! alla stessa Azienda adempimenti quali domande PAC e PSR, registri fitofarmaci, sicurezza luoghi di lavoro, haccp, etc... sottraggono 100 giornate lavorative l'anno!
La burocrazia ruba braccia all'agricoltura!
Per questo, gli agricoltori scenderanno in piazza il prossimo 5 maggio a Roma, Bologna e Catanzaro, ma sono previste mobilitazioni in molte altre città italiane per chiedere, oltre allo sblocco immediato dei pagamenti relativi alla Pac 2015, anche risposte a vecchie e irrisolte problematiche, agli insostenibili prezzi all'origine dei prodotti e all'esorbitante divario tra i prezzi al campo e quelli fatti pagare ai consumatori.
Lo slogan che caratterizzerà la giornata di protesta "Ei fu...siccome immobile" conferma come a distanza di 13 anni in Italia in agricoltura sia tutto fermo e servirà a denunciare un immobilismo istituzionale che porterà, se non vi sarà una svolta, alla chiusura di migliaia di aziende agricole.
Oggi, come 13 anni fa, il prezzo del grano tenero è di 17 euro al quintale e un agricoltore per mangiare una pizza ne deve vendere mezzo quintale.
Dalla farina al pane il prezzo aumenta di 15 volte. Su 210 euro all'agricoltore ne vanno solo 14! Bisogna invertire questa pericolosissima e dannosa tendenza, altrimenti in tempi brevi il grano tenero sarà completamente scomparso dai nostri territori. Non è possibile che il guadagno del panificio sia 15 volte di più (pari al 1400%) e quello del mulino sia di 5 volte di più (pari al 378%) rispetto al lavoro dell'agricoltore.
E che dire del prezzo del latte? E delle nostre pregiate razze da carne? Una crisi quella zootecnica che ha visto chiudere negli ultimi dieci anni migliaia di Aziende e che in Italia così come in Umbria non sembra arrestarsi.
Una protesta per dire basta all'indifferenza e all'assenza di risposte da parte delle istituzioni nei confronti dei gravi problemi che stanno portando al collasso del settore primario in Italia; Cia, Confagricoltura e Copagri chiedono alla presidente Marini e all'assessore all'Agricoltura Cecchini di condividere le legittime rivendicazioni degli agricoltori umbri facendosi promotrici, presso la Conferenza Stato-Regioni, il Governo e tutte le sedi istituzionali, di proposte per ricercare soluzioni rapide e definitive.
Secondo Cia, Confagricoltura e Copagri la manifestazione è necessaria per sostenere i produttori da troppo tempo in difficoltà e che non sono più in grado di reggere il peso di questa situazione, che mette le loro aziende a rischio chiusura.
Gli agricoltori umbri aderenti a Cia, Confagricoltura e Copagri scenderanno in piazza giovedì prossimo e parteciperanno in massa alla manifestazione di protesta indetta a livello nazionale a Roma; i promotori stanno organizzando la partenza dai territori regionali di pullman che raggiungeranno i sit-in di protesta sotto AGEA e Montecitorio.

Perugia, 3 maggio 2016

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