IMU agricola, dietrofront del Governo
Brugnoni: Apprezzamento per l'impegno del ministro Martina ma si doveva fare di più
"Sulla vicenda dell'IMU agricola alla fine, fortunatamente, ha vinto il buon senso". Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell'Umbria, alla notizia che ieri il Consiglio dei ministri ha finalmente trovato la quadra sulla questione. La Confederazione italiana agricoltori aveva, giovedì, messo in guardia il governo rispetto ai pericoli derivanti dallo stato di sostanziale caos determinato dalla sentenza del Tar del Lazio del giorno prima che aveva, di fatto, confermato la scadenza del 26 gennaio (lunedì prossimo) per il pagamento dell'imposta. Sostanzialmente è stata ripristinata l'esenzione dell'IMU nelle zone montane per tutti i proprietari di terreni agricoli, mentre nei comuni parzialmente montani l'imposta dovrà essere versata, entro il prossimo 10 febbraio, soltanto da coloro che non sono agricoltori professionali iscritti all'INPS. "Anche se è doveroso esprimere al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina un convinto apprezzamento per l'impegno profuso – ha proseguito Brugnoni – ci aspettavamo francamente una maggiore attenzione del governo nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, tutelano il territorio e rendono produttivi i terreni agricoli con il loro quotidiano lavoro. Anche la scadenza del 10 febbraio appare troppo ravvicinata per consentire a tutti gli interessati di effettuare correttamente il versamento dell'imposta. Auspichiamo che ora il governo voglia confrontarsi con le Organizzazioni del settore per affrontare con determinazione la delicata questione dell'imposizione fiscale in agricoltura ricercando soluzioni definitive e condivise."
Perugia, 24 gennaio 2015
Cia dell' Umbria: la preferenza alle nostre tipicità
Ancora un Natale all' insegna del risparmio per le famiglie nella nostra regione. Niente acquisti folli e voluttuari per prodotti esteri come champagne, salmone, ostriche, caviale e frutta esotica. Per l' occasione la Cia dell' Umbria invita a rivolgere grande attenzione ai prodotti tipici con le loro inimitabili caratteristiche, non solo a causa delle ridotte disponibilità di spesa dei consumatori - conseguenza diretta della pesante crisi economica - ma soprattutto perché la qualità della nostra tradizione enogastronomica vince ogni possibile concorrenza. Sulle tavole, perciò, largo a carni, insaccati, formaggi, vino e spumanti, tipici della nostra regione che può vantare un notevole assortimento di produzioni certificate: 2 Dop (Olio extravergine di oliva "Umbria" e Farro di Monteleone di Spoleto), 3 Igp (Prosciutto di Norcia, Vitellone Bianco dell' Appennino Centrale e Lenticchia di Castelluccio), 2 Vini Docg, 13 Vini Doc, 6 Vini Igt, ben 70 prodotti tradizionali (v. tabella) e tantissimi prodotti biologici. Un' offerta molto varia che rappresenta il meglio dei territori umbri, dalla Valnerina al Parco del Monte Cucco, dal Trasimeno all' Orvietano, dal Ternano alle Valli del Tevere. Insomma, per le festività natalizie c'è un'ampia scelta tra le tante eccellenze enogastronomiche nostrane, frutto della paziente e secolare opera dei nostri agricoltori. Tipicità che, oggi, possono essere acquistate direttamente, visitando o contattando le aziende agricole che le producono; in questo caso gli acquisti risultano decisamente più convenienti rispetto ai centri commerciali e ai negozi delle città, con risparmi medi non inferiori al 30 per cento. Sarà possibile rivolgersi agli agricoltori ed acquistare prodotti anche attraverso la rete delle Aziende aderenti all'Associazione "La Spesa in Campagna" promossa dalla Cia; il contatto diretto tra produttori e consumatori - con l' eliminazione di tutti i passaggi che normalmente si frappongono all'interno delle diverse filiere produttive - costituisce una garanzia assoluta di qualità e di risparmio oltre ad offrire l'opportunità di scoprire, visitando le aziende, angoli incantevoli della nostra regione normalmente esclusi dai circuiti turistici. Con la tradizione e la tipicità dell' Umbria sulle nostre tavole imbandite sarà, così, ancora più piacevole scambiarsi i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, magari a Gubbio sotto l'Albero più grande del mondo.
In allegato: tabella prodotti agroalimentari tradizionali dell'Umbria
Perugia, 23 dicembre 2014
Manifestazione a Perugia mercoledì il 10 dicembre.
"Contro il provvedimento del Governo azione congiunta con gli Enti locali"
"E' decisivo fare squadra per scongiurare l'attuazione di una disposizione inaccettabile." Questo è l'auspicio espresso dal presidente della Confederazione italiana agricoltori dell'Umbria, Domenico Brugnoni, nel commentare con favore la decisione della Presidenza dell'Anci regionale di convocare un'Assemblea straordinaria per mobilitare i Comuni umbri contro la scelta del Governo di introdurre l'IMU sui terreni agricoli nei territori dei Comuni montani ubicati sotto i 600 metri di altitudine. "La nuova imposta, infatti – ha proseguito Brugnoni - andrebbe a colpire la quasi totalità dei Comuni della nostra regione (85 su 92) e metterebbe in ginocchio imprese agricole già alle prese con difficoltà di ogni genere aggravate negli ultimi tempi dalle calamità naturali e da un andamento climatico particolarmente sfavorevole che ha decimato interi raccolti. Per di più il parametro adottato risulta quanto mai iniquo in quanto il criterio della ubicazione altimetrica della sede municipale non tiene in alcun conto la vera marginalità dei territori comunali spesso molto estesi e con morfologia molto diversificata." Come è noto la Cia dell'Umbria, per contrastare tale scelta, ha avviato una mobilitazione generale degli agricoltori ed ha convocato la sua Direzione regionale il 10 dicembre a Perugia in occasione del Convegno sulla Riforma della Pac in programma al Centro Congressi della Camera di Commercio. "La decisione del Governo è ancor più insopportabile – ha detto ancora il presidente regionale della Cia – perché andrebbe a colpire principalmente i piccoli produttori ed i pensionati-agricoltori delle aree più interne e marginali dell'Umbria, che da sempre svolgono un prezioso ruolo di presidio del territorio spesso coltivando piccoli appezzamenti e sostenendo costi notevoli. Tali figure, infatti, non beneficerebbero di alcuna forma di esenzione e riceverebbero un colpo mortale dalla nuova imposta. Per questo – ha proseguito Brugnoni – è giusto esprimere la più netta contrarietà al provvedimento non solo da parte del mondo agricolo, ma di tutta la società regionale. Accogliamo con grande favore, pertanto, la decisione dell'Anci Umbria di manifestare il più netto dissenso nei confronti del Governo in merito all'ipotesi di introdurre l'IMU sui terreni agricoli. Qualora la decisione fosse solo rinviata, come annunciato dal sottosegretario all'Economia, la battaglia dovrà proseguire fino ad arrivare alla sua completa revoca. Per il raggiungimento di questo obiettivo - ha concluso il presidente della Cia dell'Umbria – è assolutamente necessario organizzare un'azione coordinata con i Parlamentari e con gli amministratori locali della nostra regione."
Perugia, 4 dicembre 2014