Conferenza internazionale organizzata dalla Cia dell’Umbria alla Sala della Vaccara

Si è svolta il 3 ottobre alla Sala della Vaccara di Perugia, organizzata dalla Cia dell’Umbria, la conferenza internazionale conclusiva del progetto Leonardo da Vinci IMPROFARM “Miglioramento dei processi produttivi e gestionali in agricoltura attraverso il trasferimento di innovazione” sul tema “Tendenze e protagonisti dell’innovazione nelle imprese agricole europee”. Il progetto è stato sviluppato nel quadro del Programma di Formazione Permanente Leonardo da Vinci come trasferimento di innovazione a partire dal progetto pilota “Naturaliter” coordinato dalla Cia dell’Umbria negli anni 2003-2005. Sulla base dei risultati di questionari distribuiti in oltre 300 aziende agricole dei Paesi partecipanti sono stati analizzati i fabbisogni formativi degli agricoltori nei settori considerati più suscettibili di sviluppi innovativi: colture ortofrutticole, floricoltura e piante da vivaio, produzione di carni alternative (pollicoltura, coniglicoltura, apicoltura ed ovinicoltura), gestione aziendale con particolare riferimento all’uso delle risorse energetiche rinnovabili, agriturismo e turismo rurale, agricoltura biologica.Nel corso della conferenza, a cui hanno partecipato rappresentanti provenienti da Bulgaria (Università di Ruse), Cipro (Eurosuccess Consulting), Polonia (Istituto Nazionale di Ricerca sulle Produzioni Animali) e Slovacchia (Pro-Orava), sono stati presentati strumenti formativi interattivi, filmati e testimonianze dalle imprese agricole nel quadro delle tendenze maggiormente innovative nell’agricoltura europea.Introducendo i lavori il presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione per assicurare un adeguato livello di reddito agli imprenditori agricoli europei che, oltre a produrre alimenti di qualità ed a svolgere un ruolo determinante per la protezione dell’ambiente e del territorio, forniscono oggi tanti servizi e realizzano energia da fonti rinnovabili. Un settore su cui puntare quindi – ha concluso Brugnoni –per dare una interessante prospettiva di occupazione alle giovani generazioni.All’incontro hanno preso parte anche il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il presidente del CEJA Matteo Bartolini, l’agricoltore biologico Alfredo Fasola Bologna, il docente di economia agraria Fabio Maria Santucci. I lavori sono stati conclusi dal presidente nazionale di ANABIO Federico Marchini, che ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura biologica e dello sviluppo sostenibile per una crescita equilibrata dell’economia e della società. Nella giornata del 4 ottobre sono proseguiti nella sede della Cia dell’Umbria i lavori di confronto e valutazione dei risultati da parte dei partner del progetto.

I contenuti realizzati sono disponibili sul sito web www.improfarm.eu .

 

 

Perugia, 7 ottobre 2013

Incontro finale dei partner europei sul trasferimento di innovazione in agricoltura

Si terrà domani 3 ottobre dalle ore 9 aPerugia in piazza IV Novembre, nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, la Conferenza internazionale conclusiva del progetto europeo “IMPROFARM-Miglioramento dei processi produttivi e gestionali in agricoltura attraverso il trasferimento di innovazione”. Il progetto, avviato nel 2011, ha sviluppato nuovi contenuti formativi partendo dal progetto pilota “Naturaliter” coordinato dalla Cia dell’Umbria nel periodo 2003-2005. In particolare sono stati progettati, e saranno illustrati ai partecipanti, nuovi metodi di formazione online,  utilizzabili a distanza ed in grado di rispondere appieno alle esigenze dei giovani imprenditori agricoli europei.

Il progetto IMPROFARM è stato coordinato dall’Istituto Nazionale di Ricerca di Produzioni Animali (IZOO) di Cracovia (Polonia) in collaborazione, oltre che con la Cia dell’Umbria, con l’Università di Ruse (Bulgaria), Eurosuccess Consulting (Cipro) e Pro-Orava (Slovacchia).

In base ad un’analisi dei fabbisogni formativi condotta nei Paesi partecipanti, sono stati realizzati moduli utilizzabili per formazione in aula, formazione a distanza online ed e-learning sui seguenti temi: “Produzioni zootecniche alternative”, “Vivaismo”, “Gestione dell’azienda agricola”, “Agriturismo e Turismo Rurale”, “Agricoltura ed Alimenti Biologici”; è possibile accedere ai moduli visitando il sito www.improfarm.eu.

Oltre agli staff delle Organizzazioni che presenteranno i risultati del progetto e gli strumenti formativi, alla conferenza interverranno, dopo il saluto del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il presidente regionale e vicepresidente  nazionale della Cia Domenico Brugnoni, il presidente del Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori (CEJA) Matteo Bartolini, Fabio Maria Santucci economista agrario e docente nell’Università di Perugia, Alfredo Fasola Bologna imprenditore agricolo biologico. Concluderà i lavori Federico Marchini, presidente nazionale di ANABIO, l’associazione dei produttori biologici promossa dalla Cia.

Al termine della conferenza verrà offerta una degustazione di prodotti tipici.

 

 

 Perugia, 2 ottobre 2013

 

 

 

In allegato il programma della Conferenza

 

 

 

 

Penalizzati gli allevamenti e una filiera di grande qualità

 

La Cia dell’Umbria esprime grande preoccupazione per il perdurare della chiusura del pubblico mattatoio di Gualdo Tadino, un impianto riqualificato da pochi anni e messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria lo scorso 7 agosto per irregolarità nello smaltimento delle acque reflue. Secondo l’Organizzazione agricola è incalcolabile il danno che si sta arrecando al comparto zootecnico che, proprio nel bacino d’utenza del mattatoio sequestrato, raggiunge livelli di grande eccellenza qualitativa. Di fatto gli allevatori si vedono costretti, oggi, a compiere tragitti molto lunghi per portare gli animali alla mattazione, con forte aggravio delle spese e con pesanti ripercussioni sulla qualità stessa delle carni. In un incontro tenutosi nelle scorse settimane la Cia dell’Umbria ha prontamente sollecitato l’Amministrazione comunale di Gualdo Tadino ad assumersi precisi impegni volti a riaprire al più presto il mattatoio, ma ancora permangono tutte le criticità segnalate. Ora si teme che i tempi possano allungarsi ulteriormente fino a rendere praticamente insostenibili per gli allevatori i costi di produzione con gravi ripercussioni sull’intera filiera zootecnica e sull’economia dell’Alto Chiascio. Un pericolo questo che – secondo la Cia dell’Umbria – va scongiurato assolutamente mettendo il mattatoio in regola con la normativa ambientale vigente e consentendo così una sua rapida riattivazione. In questo senso la Confederazione rivolge di nuovo un appello al sindaco di Gualdo Tadino ed alle altre Istituzioni interessate affinchè non si frappongano ostacoli di natura burocratica e si provveda subito alla riapertura dell’impianto.

 

 

 

                          Perugia, 24 settembre 2013  

 

  

 

 

 

Questo sito fa uso di cookies per migliorare l'esperienza di navigazione e per fornire funzionalità aggiuntive. Si tratta di dati del tutto anonimi, utili a scopo tecnico o statistico, e nessuno di questi dati verrà utilizzato per identificarti o per contattarti. Questo sito potrebbe fare uso di cookies di terze parti. Maggiori dettagli sono presenti sulla privacy policy. Questo sito potrebbe fare uso di cookies di profilazione. Maggiori dettagli sono presenti sulla privacy policy. Cliccando il bottone Ho capito, confermi il tuo consenso a questo sito di salvare alcuni piccoli blocchi di dati sul tuo computer. Per saperne di più su cookies e localStorage, visita il sito Garante per la protezione dei dati personali
Maggiori informazioni Ho capito