Brugnoni: rinsaldare il rapporto tra agricoltori, ambientalisti e cacciatori

Leonardo Fontanella, imprenditore agricolo di Narni e vicepresidente della Cia dell’Umbria, è il nuovo presidente dell’ Ambito Territoriale di Caccia Ternano-Orvietano. Fontanella, 42 anni, ha riscosso il consenso, espresso a scrutinio segreto, della maggioranza qualificata dei componenti il Comitato di gestione dell’Atc, composto da rappresentanti delle Organizzazioni agricole, delle Associazioni ambientaliste e venatorie e delle Istituzioni locali. Soddisfazione per l’elezione di Fontanella è stata espressa da Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell’Umbria, che ha sottolineato l’importanza di avere un agricoltore al vertice dell’ente preposto alla gestione faunistico-venatoria nell’intera provincia di Terni. “Proprio questo territorio è stato teatro negli ultimi tempi – ha detto Brugnoni – di improvvisi quanto violenti attacchi di selvatici, in particolare lupi e cinghiali, con danni pesantissimi alle aziende agricole ed ai loro allevamenti. Siamo sicuri – ha concluso il presidente della Cia dell’Umbria – che, con Leonardo Fontanella alla presidenza dell’Atc, si andrà verso un governo dell’attività faunistico-venatoria più equilibrato ed ecosostenibile oltre che più attento a contenere l’eccessiva diffusione di specie selvatiche dannose. Ci auguriamo, pertanto – ha concluso Brugnoni – che possa rinsaldarsi ed evolvere ulteriormente, sotto la presidenza di Fontanella, la stretta collaborazione tra mondo agricolo, ambientalista e venatorio su cui la legge fonda l’azione degli Atc, per un più agevole raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi.”

 

 

 

Perugia, 23 ottobre 2013

Una grande presenza conferma il forte interesse per il tema biogas

Una vasta platea di imprese agricole, professionisti, istituzioni e cittadini comuni si è  riunita oggi a Bastia Umbra, nella Sala Europa del Centro fieristico, per partecipare all’evento “Il futuro del biogas: piccolo e zootecnico” organizzato da Europe Direct Umbria CeSAR e Cia Umbria. Nel corso dell’incontro è emerso come oggi il biogas, con i nuovi Conti-Energia, rappresenti una scelta conveniente solo se realizzato attraverso impianti di piccola taglia (fino a 300 Kw) con l’uso di effluenti zootecnici e di sottoprodotti. Angelo Frascarelli, direttore del CeSAR, ha coordinato il dibattito aperto dal presidente della CIA Umbria, Domenico Brugnoni. Nel suo intervento l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria Silvano Rometti ha ribadito la volontà della Regione di muoversi celermente per il raggiungimento dell’obiettivo “20-20-20” dell’Unione europea – riduzione del 20 per cento dei consumi energetici e delle emissioni gas ad effetto serra, aumento del 20 per cento della quota di energia da fonti rinnovabili, entro il 2020 - e il ruolo fondamentale che, per il conseguimento di questo risultato, svolgono le agroenergie e, in particolare, il biogas. “Una cosa è certa – ha sottolineato tra l’altro l’assessore - il digestato non è un rifiuto, ma un sottoprodotto da utilizzare in agricoltura per affermare questa grande opportunità.” Marco Mezzadri, esperto di agroenergie di AIEL-CIA,  ha sostenuto la necessità di dimensionare attentamente gli impianti in base alle specifiche realtà aziendali. Andrea Formigoni, dell’Università di Bologna, ha confermato che un’attenta valutazione di cosa si introduce nel digestore (mais, triticale o sorgo), insieme ad una programmazione di lungo periodo di cosa verrà introdotto nel corso dell’annata agraria, permette all’azienda di ottenere ottimi risultati. I dati emersi nell’incontro odierno hanno confermato che realizzare un impianto a biogas rappresenta una svolta economica (con le dovute analisi pre-investimento) per molte delle aziende zootecniche con allevamenti bovini e suini.

 

 

Perugia, 9 ottobre 2013

A Bastia le proposte di Europe Direct Umbria CeSAR e Cia dell’Umbria

Sulla base delle nuove politiche energetiche europee, oggi un imprenditore agricolo è tenuto a trovare nuovi sistemi di produzione fondati su precisi criteri, in primo luogo riduzione delle emissioni, sicurezza e competitività dell’approvvigionamento energetico e contenimento dei costi dell’energia.Per il raggiungimento di questi obiettivi diventa prioritario puntare su quelle tecnologie che consentano una riconversione verso sistemi di produzione a basso impatto ambientale come le fonti rinnovabili, tra cui il biogas.Dopo averne molto parlato e discusso, il centro Europe Direct Umbria CeSAR e la Cia dell’Umbria passano ad avanzare proposte concrete epromuovono per mercoledì 9 ottobre 2013 alle ore 8.45 presso la sala Europa di Umbriafiere a Bastia il convegno dal titolo “Il futuro del biogas: piccolo e zootecnico".Saranno chiamati a dare la loro testimonianza alcuni operatori del settore, tra cui alcuni imprenditori agricoli che conducono impianti a biogas e due importanti esperti del settore: Marco Mezzadri di AIEL l’Associazione Italiana Energie Agroforestali della Cia, e Andrea Formigoni dell’Università di Bologna.Come sempre verrà favorito un ampio dibattito sugli aspetti economici, sociali e tecnologici legati allo sviluppo del settore delle energie rinnovabili. Le conclusioni saranno affidate all'Assessore all'Ambiente della Regione Umbria Silvano Rometti che illustrerà gli aspetti politici ed amministrativi riguardanti il quadro regionale. 

 Perugia, 7 ottobre 2013

In allegato: programma convegno 

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