LA SPESA IN CAMPAGNA SI TRASFERISCE PER DUE GIORNI A ROMA E FA IL PIENO DI VISITE: PRESI CONTATTI PER LE VACANZE ESTIVE E PER L'EXPORT

"La Spesa in Campagna" dell'Umbria va in città e fa tappa a Roma, in una due giorni di mercato, con una vetrina presso il Temporary Shop del CRA dell'Assicurazione Generali.
L'iniziativa fa parte di un accordo fra Cia nazionale e Assicurazioni Generali per ospitare ogni mese una regione d'Italia e offrire ai consumatori la possibilità di acquistare prodotti sani, genuini, direttamente dalle aziende agricole.
L'obiettivo è avvicinare il consumatore al produttore e favorire una "buona abitudine di spesa".
Martedì 16 e mercoledì 17 maggio scorsi, è stata la volta dell'Umbria che si è presentata, riscontrando "grande interesse", con 6 aziende: l'azienda agraria "Brandimarte" (con la lenticchia di Castelluccio, roveja, farro, formaggi da latte ovino); l'oleificio cooperativo "Il Progresso" (olio extra vergine di oliva); azienda agricola "Pioppi Sauro" (salumi); azienda agricola "Bittarelli" (con legumi e cereali secchi e trasformati, confetture e olio aromatizzato al limone); azienda "Il Forno di Monteleone d'Orvieto" (prodotti da forno); azienda agricola "Letizia Tiezzi" (olio, confetture, conserve vegetali, zafferano, fagiolina del Trasimeno).
Molti dei dipendenti dell'assicurazione, circa 2.000, hanno potuto apprezzare e conoscere le tipicità dell'Umbria; dall'altro, i produttori hanno creato contatti importanti, alcuni dei quali si sono concretizzati in accordi per l'export nazionale.
"La Spesa in Campagna è un progetto ambizioso – spiega il presidente di Turismo Verde dell'Umbria, Giampiero Rosati – che punta non solo a far conoscere le eccellenze d'Italia, ma anche a mostrare i luoghi di origine dei prodotti, quindi il territorio. Una promozione ad ampio raggio con ambasciatori i prodotti straordinari del cuore verde d'Italia. Tanto che l'iniziativa si è tradotta in una serie di contatti per le aziende agricole e per gli agriturismi dell'Umbria. In molti hanno espresso l'intenzione di trascorrere le prossime vacanze estive nelle nostre campagne".
Di "esperienza positiva" ha parlato una delle imprenditrici presenti all'evento, Letizia Tiezzi: "l'Umbria si è presentata con un paniere quasi completo delle sue produzioni. C'è stata molta gente, i prodotti sono stati apprezzati e c'è chi ha chiesto di replicare in autunno, così da offrire ulteriori primizie. Intendiamo ripetere e rafforzare l'iniziativa, magari trovando spazi adeguati anche nella nostra regione".
In generale, "La spesa in campagna" ha l'intenzione di "far volgere lo sguardo" dei cittadini verso le aree rurali, attraverso l'acquisto di prodotti agroalimentari tipici e di qualità. E' un'esperienza nuova, sia perchè si svolge a diretto contatto con l'agricoltore, sia perchè "l'andare in campagna" con l'aiuto del GPS, le aziende sono tutte georeferenziate, è facile e contribuisce alla conoscenza dei territori rurali e alla comprensione del legame prodotto-territorio-agricoltore. E' un'occasione per riscoprire il paesaggio circostante, le bellezze naturali e artistiche di cui l'Umbria è ricca. E, non da ultimo, il progetto garantisce prezzi equi correlati solo ai processi produttivi e non ai passaggi intermedi nella filiera.
In Umbria, le aziende che aderiscono alla Spesa in campagna sono un centinaio.

Perugia,18 maggio 2017

I GIOVANI AGRICOLTORI CHIEDONO TUTELE E CERTEZZE ALLA REGIONE UMBRIA, SIA NELLA FASE DI AVVIO, CHE NEL PROSEGUO DELL'ATTIVITA'


"Per poter guardare con fiducia al futuro dell'agricoltura, pilastro dell'economia locale e nazionale, occorre che la Regione dell'Umbria sostenga, in modo deciso e concreto, questo settore. Le risorse del Psr destinate alle imprese agricole e ai giovani agricoltori non sono sufficienti. Inoltre, cambiare le carte in tavola, quando gli agricoltori hanno assunto impegni e fatto investimenti penalizza il nostro operato": è quanto afferma Clelia Cini, presidente di AGIA, l'associazione Giovani Imprenditori Agricoli, aderenti a Cia Umbria.
La presidente critica la proposta di modifica di alcune misure del PSR avanzata dalla Regione dell'Umbria, si pone a fianco della Cia Umbria e, a nome dell'Agia, non condivide la posizione della Regione che, senza motivazione, ha respinto le richieste avanzate dalle organizzazioni professionali agricole e dall'ordine degli agronomi. "Bisogna dare sicurezza ai giovani che, in Umbria in un momento di difficoltà, hanno deciso ancora di investire in agricoltura – commenta la presidente Cini – c'è necessità di regole e risorse certe da destinare al nostro comparto, non solo per la fase di start up, ma anche per il proseguimento dell'attività. Chiediamo che vengano confermati tutti i contributi richiesti e finanziate tutte le domande inserite in graduatoria così come è avvenuto per l'agrindustria".
Per l'associazione, non possono essere accettate alcune forti criticità, contenute nei provvedimenti regionali, che sono state evidenziate in diverse occasioni, quali la retroattività delle modifiche e la riduzione del volume della spesa che penalizzeranno tutte le imprese, ma principalmente le piccole aziende agricole. Non solo. "Le imprese agricole e zootecniche e i giovani agricoltori dell'Umbria non si vedrebbero più riconoscere in termini di aiuti, quanto annunciato con enfasi nei vari incontri dalla Regione e previsto da un PSR che vanta complessivamente 877 milioni di euro: tutto ciò, a fronte di investimenti realizzati, impegni assunti e forti esposizioni economico-finanziarie".
Netta contrarietà di AGIA anche all'intenzione della Regione di rivedere a ribasso il valore dei premi, relativamente ad alcune colture per le misure agroambiente e biologico e alla volontà di operare un taglio percentuale e/o per territori per l'indennità compensativa, così come alla decisione di non riaprire a nuove domande l'opportunità di avvalersi della misura 14 - benessere animale. "Gli agricoltori e gli allevatori umbri - sottolinea Cini - fanno affidamento sul valore di questi premi per sostenere gli incomprimibili costi di produzione e gli obblighi derivanti dalle certificazioni e dai controlli sempre più stringenti".
L'Agia – conclude la presidente – auspica "un immediato cambiamento di posizione da parte della Regione".

L'associazione per la promozione della vendita diretta della Cia-Agricoltori Italiani ritorna nella sua "vetrina" al centro di Roma, dove sara' possibile acquistare prodotti sani e genuini direttamente dalle aziende agricole umbre.
Situata in via Bissolati 35, al Temporary Shop del CRA - Generali, la "vetrina" restera' aperta martedì 16 e mercoledì 17 marzo, dalle ore 10 alle ore 18, con l'obiettivo di creare una "buona abitudine di spesa" favorendo il rapporto diretto tra consumatore e produttore.
L'appuntamento e' con i prodotti d'eccellenza dell'Umbria: salumi, formaggi da latte ovino, lenticchia di Castelluccio, farro, roveja, olio extra vergine di oliva e aromatizzato al limone, confetture, conserve vegetali, zafferano, fagiolina del Trasimeno, prodotti da forno, cereali secchi e trasformati, tutti confezionati dalle nostre aziende associate.
L'intento dell'associazione, promossa dalla Cia, e' quello di promuovere le migliori produzioni tipiche e tradizionali delle regioni d'Italia con i loro "saperi e sapori".

 

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