Incontro di Cia e Confagricoltura con De Castro

Ad Agriumbria si parlerà degli scenari futuri per l’agricoltura

Continua il negoziato tra le diverse Istituzioni europee sul futuro della Politica agricola comune. I ministri dell'Agricoltura dell'Unione, riuniti in Consiglio, hanno concordato, nel recente summit di metà marzo, un orientamento generale. Tale intesa politica, raggiunta a maggioranza qualificata, servirà ad avviare i negoziati interistituzionali sulla riforma, che inizieranno l'11 aprile e vedranno coinvolti Consiglio, Parlamento e Commissione. Il presidente di turno del Consiglio agricolo, l’irlandese Simon Coveney, si è detto molto soddisfatto del risultato, mentre il commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos ha precisato che c’è ancora da lavorare sulla distribuzione degli aiuti agli agricoltori all’interno dei singoli Stati membri. Una situazione fluida, insomma, che ha indotto Cia e Confagricoltura ad organizzare per la mattinata del 5 aprile a Bastia Umbra, subito dopo l’inaugurazione ufficiale di Agriumbria 2013, una Conferenza nazionale sul tema “Bilancio europeo e nuova Pac, le opportunità per l’Agricoltura” alla quale parteciperanno, tra gli altri, i presidenti nazionali delle due Organizzazioni Giuseppe Politi e Mario Guidi, il presidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro, la presidente e l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Catiuscia Marini e Fernanda Cecchini. I lavori saranno introdotti dalle relazioni di Fabio Pierangeli dell’Inea su  “Le prospettive finanziarie 2014-2020. Gli effetti sulla futura Pac” e di Stefano Ciliberti dell’Università degli Studi di Perugia su “Il negoziato della Pac 2014-2020: i pagamenti diretti”. L’appuntamento si profila, pertanto, come una tappa fondamentale per il mondo agricolo umbro e nazionale.

 

In Umbria con Trotterell’arte alla scoperta del paesaggio dell’Orvietano

Anche quest’anno Turismo Verde, l’associazione agrituristica promossa dalla Cia, ha deciso di festeggiare l’ospitalità in campagna in concomitanza con l’arrivo della primavera. Domenica 24 marzo, infatti, si terrà la VII edizione della Giornata nazionale dell’Agriturismo con un’apertura speciale, in tutto il Paese, di tante aziende interessate non solo a far conoscere la loro offerta, sempre più ricca e varia, ma anche le peculiarità del meraviglioso territorio in cui si trovano ad operare e di cui costituiscono parte integrante e caratterizzante. “Adotta un Paesaggio”, per l’appunto, è la parola d’ordine scelta quest’anno per qualificare la Giornata nazionale dell’Agriturismo. Uno slogan che invita, in virtù dello stretto legame che da sempre unisce l’agricoltura all’ambiente e al territorio, a “vivere” i luoghi con visite guidate e passeggiate, oltre a degustarne ed apprezzarne le  tipicità. E proprio in tal senso Turismo Verde Umbria ha deciso di festeggiare la “Giornata” a Ficulle, nell’alto Orvietano, in uno degli agriturismi “pionieri” dell’ospitalità in campagna nella nostra regione, La Casella. Da sempre esempio di “innovazione nella tradizione”, domenica mattina l’agriturismo La Casella offrirà una nuova opportunità per conoscere e apprezzare, divertendosi, un territorio ancora poco frequentato ma ricco di eccellenti bellezze paesaggistiche, naturalistiche, storiche e culturali. Sarà illustrato, infatti, il progetto Trotterell’arte che consiste nella possibilità di visitare il territorio su carrozze trainate da cavalli. Si tratta di una novità assoluta che ripropone, dopo un secolo, un mezzo di trasporto affascinante, la carrozza appunto, in uso fino ai primi decenni del ‘900 da parte dei ricchi possidenti. L’agriturismo La Casella intende offrire questo singolare sistema di trasporto a tutti i visitatori per promuovere una innovativa fruizione del territorio, considerata la sua ecosostenibilità ed utilità per raggiungere ed apprezzare scorci nascosti ed unici di paesaggio perfettamente sconosciuti ai più. L’appuntamento, quindi, è per domenica 24 marzo alle ore 10 in località La Casella nel comune di Ficulle, a pochi chilometri dall’uscita autostradale di Fabro.

Un “no” motivato  all’installazione di pale eoliche sul monte Peglia è scaturito dalla riunione del Consiglio Direttivo della Cia di Orvieto, presieduto da Giampiero Rosati. Infatti l’analisi del progetto – che prevede la messa in opera di 18 pale eoliche di un’altezza pari a 150 metri sul crinale del monte Peglia – ha messo in rilievo il suo forte impatto su un territorio che può trovare una valida prospettiva di sviluppo solo nella tutela e nella valorizzazione di un ambiente e di un paesaggio non a caso inseriti dalla Regione in un’area protetta di particolare pregio.  “La nostra decisione – ha detto il presidente Rosati nel corso dell’incontro - non deve apparire contraddittoria rispetto all’auspicio, più volte espresso dalla Confederazione, di incrementare e diffondere la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un orientamento che ribadiamo anche in questa circostanza a patto, però, che nella realizzazione degli impianti vengano salvaguardati i princìpi della sostenibilità economica e di quella ambientale che, al contrario, appaiono stravolti dall’intervento proposto per il monte Peglia. Una realtà questa – ha proseguito Rosati – nella quale, tra l’altro, sono operanti imprese, in primo luogo quelle agrituristiche,  che hanno scommesso sulla valorizzazione del territorio, del paesaggio e dell’ambiente, la cui attività risulterebbe penalizzata se non compromessa, da un’opera così impattante. Chiediamo con forza pertanto – ha concluso il presidente della Cia di Orvieto – che le autorità preposte, in particolare la Regione, la Provincia ed i Comuni interessati, impediscano la realizzazione di “questo” impianto eolico sul monte Peglia e promuovano un momento di confronto istituzionale per discutere come favorire la produzione di energia e da quali fonti rinnovabili nel nostro territorio.”

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