PETIZIONE POPOLARE PER DIRE NO ALLA NORMA CHE AGGANCIA L’ETA’ LAVORATIVA ALL’ ASPETTATIVA DI VITA
A Terni e a Gubbio saranno allestiti gazebo del patronato della Cia
per informare e tutelare lavoratori e pensionati
Fermare una legge ingiusta che, di fatto, obbliga a lavorare per tutta la vita. Questo l’obiettivo principale della manifestazione nazionale che domenica 11 maggio l’Inac, il patronato della Cia, ha indetto in tutto il Paese per dar voce a milioni di cittadini che vivono nell’incertezza e nell’ansia di non poter programmare il loro futuro. Con “Inac in Piazza” gli organizzatori desiderano, infatti, non solo fornire informazioni utili su previdenza, pensioni e diritti sociali ma anche sensibilizzare tutti i cittadini sulla necessità di modificare la legge Fornero per renderla più equa. Una legge, questa, che ha spostato in avanti l’età pensionabile agganciandola alle statistiche sull’aspettativa di vita, di fatto costringendo a lavorare persone anziane e bisognose di cure, impedendo così l’accesso al lavoro di giovani disoccupati. Se questo è stato possibile in Germania – sostengono Cia ed Inac – è assolutamente improponibile nel nostro Paese dove nelle aree rurali si concentra il maggior numero delle pensioni minime; dove ogni anno ciascun cittadino “butta” oltre 190 ore per adempiere ad obblighi burocratici; dove la disoccupazione giovanile supera il 35 per cento con i pensionati costretti a fungere da “ammortizzatori sociali”; dove l’impoverimento generale è l’unica statistica che bisognerebbe far scendere e invece fa registrare un allarmante aumento. La manifestazione avrà perciò un prologo il 9 maggio a Roma dove, in piazza Montecitorio proprio di fronte alla Camera dei deputati, Cia ed Inac daranno vita ad un sit-in per lanciare ufficialmente una specifica petizione popolare con l’obiettivo di chiedere la modifica della legge Fornero. Una petizione che potrà essere sottoscritta da ogni cittadino nel corso di tutta la giornata di domenica 11 maggio presso i gazebo che saranno allestiti per “Inac in Piazza” in tante città italiane; in Umbria i punti informativi saranno ubicati a Terni in piazza Europa e a Gubbio in piazza 40 Martiri, due location molto frequentate ed accessibili, ideali per favorire un consistente afflusso.
Perugia, 6 maggio 2013
Se ne parlerà a Roma l’8 maggio all’assemblea nazionale di Agia-Cia
Dall’Umbria folta delegazione guidata dalla presidente regionale Clelia Cini
“Nella difficile fase storica che attraversa il nostro Paese un impulso decisivo per migliorare l’economia e la società può venire dai giovani imprenditori, specie da quelli che operano nel settore agricolo”. E’ quanto sostiene Clelia Cini, presidente regionale dell’ Agia, l’ associazione dei giovani imprenditori agricoli promossa dalla Cia. “L’agricoltura e l’agroalimentare, infatti, – continua Cini - hanno conosciuto negli ultimi anni un’interessante evoluzione con l’accresciuta attenzione per il cibo biologico e salutistico, per i prodotti tipici, il paesaggio e le agroenergie; comparti nei quali è fondamentale la capacità di innovare che caratterizza gli agricoltori under 40. Pertanto, con l’assemblea nazionale in programma l’8 maggio ed alla quale parteciperanno tanti giovani umbri, l’Agia intende sollecitare le Istituzioni competenti, Parlamento e Governo in primo luogo, affinchè mettano in campo riforme e provvedimenti che diano spazio e nuove opportunità alle nuove generazioni. Tra questi di fondamentale importanza – secondo Clelia Cini - è l’attuazione della legge 27 del 2012 che, all’art. 66, prevede l’assegnazione dei terreni pubblici a privati riconoscendo il diritto di prelazione per i giovani agricoltori. L’assemblea sarà – conclude la presidente regionale di Agia-Cia - un’occasione da non perdere anche per verificare dalla viva voce di Paolo De Castro, protagonista del negoziato europeo sulla Pac post 2013, lo stato dell’arte della trattativa in corso tra le Istituzioni comunitarie e per sollecitarlo sulle richieste più impellenti a favore dei giovani agricoltori.” L’assemblea nazionale di Agia si terrà a Roma in via di Ripetta,231 nella mattinata di mercoledì 8 maggio a partire dalle ore 9. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, del presidente nazionale Cia Giuseppe Politi, del presidente e del vicepresidente Agia Luca Brunelli e Gabriele Carenini, del ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo e del presidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro. Nel corso dell’assemblea sono in programma, inoltre, comunicazioni su argomenti specifici di grande interesse per i giovani agricoltori, che saranno svolte da Vincenzo Netti della Giunta nazionale Agia, Matteo Bartolini delegato Agia al Ceja–Consiglio europeo dei giovani agricoltori, Emanuele Palazzetti dell’Università degli Studi di Perugia, Alessandro Rosina dell’Università Cattolica di Milano, Giancarlo Brunori dell’Università degli Studi di Pisa e Francois Thabuis presidente dell’Associazione francese dei giovani agricoltori.
Per partecipare all’assemblea: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , 075 5002953.
Perugia, 2 maggio 2013
Successo dell’incontro promosso a Bastia da Cia e Confagricoltura
Illustrate le priorità per la Politica agricola comune verso il 2020
Pubblico delle grandi occasioni a Bastia Umbra nella mattinata di venerdì 5 aprile per la prima giornata dell’edizione numero 45 di Agriumbria. Una sala conferenze insolitamente stracolma di imprenditori agricoli, amministratori, tecnici ed esperti ha fatto da sfondo all’incontro nazionale promosso da Cia e Confagricoltura sul tema “Bilancio europeo e nuova Pac, le opportunità per l’Agricoltura”. Un argomento di grande attualità anche in considerazione del difficile negoziato in corso tra Commissione, Consiglio e Parlamento europei sul futuro prossimo della politica agricola comunitaria, che entrerà da giovedì 11 aprile in una fase decisiva e risolutiva. Dopo il saluto del sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, i lavori sono stati introdotti da Domenico Brugnoni, vicepresidente nazionale e presidente regionale della Cia, che ha sottolineato, tra l’altro, come il mondo agricolo sia alle prese con cambiamenti epocali che la Pac deve saper indirizzare verso un’agricoltura professionale, competitiva sui mercati internazionali ed attenta all’innovazione e allo sviluppo sostenibile. Successivamente Fabio Pierangeli dell’Istituto nazionale di Economia agraria e Stefano Ciliberti dell’Università degli Studi di Perugia hanno illustrato, con efficaci relazioni tecniche, gli effetti sulla futura Pac delle prospettive finanziarie per il periodo 2014-2020 e l’incidenza sui pagamenti diretti del negoziato in corso. Nel suo intervento l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha rimarcato la necessità non solo di promuovere un’agricoltura fortemente legata alla storia, alla cultura e alle tradizioni del territorio ma anche di favorire una convergenza, quanto mai opportuna, tra le Organizzazioni agricole elogiando l’azione comune di Cia e Confagricoltura in una fase così delicata. Una panoramica dettagliata dello stato del negoziato in corso sulla Pac tra le Istituzioni comunitarie è stata fornita da Felice Adinolfi dell’Università degli Studi di Bologna e collaboratore del presidente della commissione Agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro. Adinolfi ha evidenziato le criticità esistenti e le diverse posizioni, contrastanti su diversi temi, tra Commissione e Consiglio da una parte e Parlamento europeo dall’altra. In particolare, a giudizio di Adinolfi, sarebbe importante trovare punti di equilibrio su alcune questioni, ad esempio il sostegno ai piccoli produttori e la definizione di agricoltore professionale e rivolto al mercato; così come mettere insieme, con la pratica dell’inverdimento (greening), la tutela dell’ambiente con il mantenimento di adeguati livelli produttivi. E’ seguito un vivace dibattito che ha visto la partecipazione di diversi imprenditori agricoli. Le conclusioni sono state affidate a Luigi Mastrobuono, direttore generale di Confagricoltura, che ha messo in risalto l’esigenza di non appesantire ulteriormente le incombenze burocratiche, già ora insopportabili, legate alla gestione della Pac. Mastrobuono ha quindi esortato coloro che parteciperanno alla fase finale del negoziato ad avere una maggiore attenzione per l’agricoltura produttiva anche per evitare che l’Unione europea soccomba nella competizione internazionale sull’agroalimentare.
Perugia, 8 aprile 2013